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Cinquini a VN: “Ranieri, miracolo irripetibile col Leicester. Sousa? Si deve chiarire”

Oreste Cinquini, Ds della Fiorentina ai tempi di Ranieri, parla del successo del suo amico Ranieri col Leicester e delle ultime sul mondo viola

Stefano Rossi

Oreste Cinquini non è solo un amico di Claudio Ranieri, regista del successo del Leicester. L'ex dirigente viola infatti, insieme proprio a Ranieri, ha ottenuto degli ottimi risultati con la Fiorentina durante la gestione Cecchi Gori negli anni tra il 1993 e il 1997. Violanews.com lo ha contattato per parlare del successo della squadra inglese e per fotografare il momento della Fiorentina.

Direttore, Ranieri è protagonista di un meraviglio trionfo.

“Un miracolo, Claudio ha fatto un miracolo. Quando andò al Leicester ci sentivamo sempre. E' stato accolto con scetticismo dal pubblico e non solo. Mi disse che voleva salvare la squadra, il suo obiettivo era raggiungere quota 40 punti il prima possibile. Di settimana in settimana ci scambiavamo messaggi per fare insieme il conteggio alla meta. Da lì in poi, step by step, ha messo insieme risultati incredibile per le potenzialità che aveva a disposizione. Ha fatto un miracolo, irripetibile".

Vi siete sentiti in queste ore?

"Non c'è stato modo, adesso deve godersi il trionfo anche se conoscendolo sarà già concentrato sulla prossima partita contro l'Everton. Questa è la vittoria del rispetto e dell'intelligenza".

A Firenze avete fatto molto bene. Che ricordo ha di quegli anni insieme?

"Posso solo ringraziare Claudio, quando passai alla Fiorentina arrivavo dalla Serie C. Siamo stati insieme 4 anni anche con Giancarlo Antognoni. Lavorando ci siamo completati e siamo cresciuti tutti insieme. Claudio portò professionalità e calma in un ambiente incandescente come Firenze specie dopo quella retrocessione inaspettata. Riuscimmo a ripartire e a vincere il campionato di Serie B, l'umiltà dell'allenatore fu un esempio per tutti. Poi sono arrivati anche alcuni trofei, vincere non è mai facile per nessuno e non lo fu nemmeno per noi a Firenze".

A proposito di Fiorentina: nei prossimi giorni Paulo Sousa dovrebbe incontrare Della Valle. E' tardi?

"Intanto devo dire che mi dispiacerebbe l'addio di Sousa, che andrebbe ad aggiungersi a quelli di Prandelli e Montella. Credevo che Della Valle, quando è stato a Firenze alcune settimane fa, avesse risolto tutto ma invece vedo che ci sono ancora problematiche. Dispiacerebbe buttare via un anno di lavoro, ripartire è sempre tosta e a volte i risultati ottenuti non tornano. Nel complesso la stagione della Fiorentina è ottima: la squadra è stata a lungo la rivelazione e giocava pure bene. Purtroppo dopo il mercato di gennaio sono nate delle crepe che hanno influito anche sul rendimento".

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