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VIDEO VN – Biraghi: “Momento particolare, classifica da sistemare. Chiesa? Non creiamo casi. Il mercato…”

Biraghi parla dal ritiro dell'Italia a Coverciano

Stefano Niccoli

Continua il ritiro della nazionale italiana a Coverciano. In conferenza stampa, a pochi giorni dalla partita di qualificazione all'Europeo 2020 contro la Finlandia in programma sabato a Udine, ha parlato il terzino della Fiorentina, Cristiano Biraghi:

"Il gol alla Polonia è stato importante per la squadra, poi c'è anche la gioia personale. Era importante vincere quella partita, avevamo avuto tante occasioni da gol. Non segno tanti gol, farne uno così importante è stato ancora più emozionante.

Indossare la maglia della nazionale è un onore, rappresentare la propria nazione è una cosa stupenda, anche perché questa maglia l'hanno indossata grandi campioni.

I cori dei tifosi viola contro Daniele Atzori? Questi atteggiamenti, ma non solo quelli di venerdì, non si possono più accettare nel 2019, macchiano uno sport bellissimo. Queste persone danno un cattivo esempio in primis ai bambini. Se vogliamo un Paese migliore, dobbiamo essere noi adulti a dare il buon esempio. Sono una macchia, ma ci sono anche tanti aspetti positivi del tifo. Bisogna isolare questi comportamenti negativi.

Lavori tutti i giorni per migliorare. Prediligo la fase offensiva sulla quale devo continuare a lavorare, ma devo migliorare la fase difensiva, a questi livelli bisogna essere giocatori completi, negli ultimi due anni sono migliorato tanti, adesso la gente mi segue di più rispetto a prima, ritengo di aver fatto un buon lavoro.

Il Ct è stato bravo ad adattare le caratteristiche dei giocatori in un gioco collettivo. Le mie caratteristiche vengono risaltate.

Juve-Fiorentina del campionato femminile? Seguiamo tanto la serie A femminile, specie la Fiorentina. Adesso il calcio femminile ha il giusto seguito. Tifiamo per loro, speriamo che all'Allianz Stadium domenica ci siano tante persone.

La concorrenza con Spinazzola? Più concorrenza c'è, meglio è. Così il rendimento si alza, tutti rappresentiamo una Nazione e abbiamo tutti un obiettivo. Più che concorrenza è un modo di giocare meglio. Adesso siamo qui noi due, l'altra volta c'era Emerson, poi Criscito o D'Ambrosio. È un bene per l'Italia.

Adesso che sono in Nazionale penso solo a questo, quando sono a Firenze solo al viola. È importante vivere e distinguere le due cose. Poi è un momento particolare, non il migliore che stiamo passando da questi ultimi due anni. Dobbiamo tirarci fuori, ma pensiamo solo al campo, non ad altre questioni che possono minare la tranquillità.

Un anno e mezzo fa ero in una situazione diversa, inferiore rispetto a quella di adesso. Nessuno ti sta vicino nei momenti di difficoltà, devi credere sempre in quello che credevi da bambino e poi serve anche la fortuna, sono arrivato alla Fiorentina in un momento in cui il club aveva iniziato una fase di rifondazione, in quel periodo non c'erano tanti terzini in giro. Pioli, poi, è stato bravo a lavorare su di me sul piano tecnico e tattico.

Tornare nuovamente a Udine? Quando sentiamo la parola Udine, il pensiero è quello. Abbiamo un ricordo negativo purtroppo, la vita va avanti, è importante ricordare Davide continuando il suo percorso di vita, non calcistico.

La partita con la Finlandia? Sarà una gara complicata, l'Italia ha sempre faticato contro le squadre nordiche, speriamo che ci siano tanti tifosi, vogliamo portare a casa i tre punti.

Chiesa? Non va creato nessun caso, sta giocando anche se ha avuto qualche problema al pube, per i giocatori è normale avere qualche acciacco. Gli staff medici della nazionale e della Fiorentina sono qualificati.

Le domande sul mercato non servono. Non possiamo parlare di mercato a marzo, fino a quando il mercato non apre, noi giocatori non ci pensiamo, forse voi giornalisti non ci pensate a questa cosa. A Firenze dobbiamo sistemare una situazione di classifica che non va bene e in nazionale dobbiamo assolutamente vincere queste partite.

La messa di ieri in ricordo di Astori? E' stata un evento riservato, mi vien difficile parlare di questa cosa.

Siamo una squadra giovane, con un buon mix di esperienza. C'è chi trascina i ragazzi giovani a indirizzarli. Nelle partite dove c'ero io non si è visto questo divario fra noi e le altre, anzi, pensiamo di aver fatto delle gare importanti dove la differenza si vedeva per gli altri. Dobbiamo proseguire questo percorso, credo sia l'allenatore ideale".

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