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Benassi è come Saponara, però almeno gioca. Ma è giunta l’ora della panchina?

Il centrocampista stenta a decollare. Anzi, proprio ad accendere il motore

Giacomo Brunetti

"Lui, in ogni caso, il prossimo anno ci sarà, al netto di qualsiasi transizione. Vuoi per l’età, vuoi per le qualità che ha mostrato in passato, vuoi soprattutto per il costo del suo cartellino: dieci milioni di euro, più tre di bonus, hanno separato il Torino da Marco Benassi. E, a questo punto, viene da chiedersi: non è che forse c’era l’inganno?Lo stesso quesito che viene posto quando si parla di Riccardo Saponara, anche se, in quel caso, la risposta sembra evidente.

"Le tre reti in altrettante partite, nell’arco di una settimana, a fine ottobre, avevano agito da palliativo. Sembrava finalmente essere tornato sulle proprie orme, quelle del talento, complice anche il ritorno a centrocampo, dopo l’aberrante e senza senso periodo da esterno d’attacco. Ha saltato solamente una gara, anche grazie alla mancanza di competizione nel suo ruolo. Adesso, con l’arrivo di Bryan Dabo, i giochi potrebbero essere cambiati. Perché Milan Badelj non si tocca, Jordan Veretout nemmeno.

"La stagione di passaggio sta prendendo una piega deprimente. Benassi, dal canto suo, non riesce a risorgere dalle proprie ceneri. È fermo nell’oblio, status dal quale è uscito parzialmente contro la Juventus, quando in fase di non possesso si alzava, andando a prendere Miralem Pjanic in uscita. Mossa attuabile contro le squadre forti, nelle altre partite il contributo latita e non può essere legato a soluzioni difensive. I milioni spesi inchiodano il giocatore e la Fiorentina: un po’ di sana panchina, a questo punto, potrebbe essere l’unica soluzione.

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