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Antognoni: “La proprietà vuole stare in alto. Sarebbe complicato sostituire Bernardeschi”

Il club manager viola parla dal ritiro di Moena

Stefano Niccoli

Il club manager della Fiorentina, Giancarlo Antognoni, ha parlato così in occasione della conferenza stampa di presentazione del ritiro di Moena: "Dopo tanti anni torno in ritiro, non come giocatore anche se mi sarebbe piaciuto, ma come dirigente. Ho visto il campo, una location bella come questa non l'avevo mai vista. La Fiorentina si è trovata bene a Moena, speriamo di continuare il rapport. La Fiorentina se l'è sempre giocata, purtroppo siamo arrivati ottavi e non abbiamo raggiunto il risultato che ci eravamo prefissati. Speriamo di ripercorrere gli anni passati. Considererei Moena il quinto cuore viola dopo i quattro quartieri storici di Firenze. Speriamo che la squadra dimostri il suo valore.

Siamo in attesa di nuovi eventi. I ragazzi qui presenti stanno dando il loro contributo. Ci sono ragazzi giovani più qualcuno d'esperienza come Cristoforo, Vecino e Olivera.

Mi ha fatto piacere tornare alla Fiorentina e tornare in ritiro per respirare l'aria buona, anche se in questo momento non c'è tranquillità. La Fiorentina cerchcerà di fare una squadra competitiva. Sono andati via giocatori importanti, si cercherà di sostituirli nel modo migliore. La proprietà vuole stare nei quartieri alti della classifica.

Non possiamo paragonare questi ritiri con i miei. A volte ci sono delle perplessità che, col tempo, vanno via. In questo momento la Fiorentina sta facendo un percorso di ringiovanimento. Sono andati via giocatori che hanno fatto bene a Firenze, non sarà facile sostituirli, ma ci proveremo con giocatori giovani. Se Bernardeschi dovesse andar via, sarebbe più complicato sostituirlo. E' difficile stare tanti anni in una squadra, è vero che i rapporti si possono chiudere in tanti modi, la verità, secondo me, sta sempre nel mezzo. E' difficile valutare di chi è la colpa. Oggi i giocatori hanno più potere contrattuale e le società sono penalizzate, subiscono il mercato. A volte le divisioni tra giocatori e società dovrebbero essere diverse".