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Antognoni: “Sogno? Vincere un trofeo, almeno due o tre anni ci vogliono. Sono un jolly, Corvino mi chiede consigli”

L'Unico 10 e dirigente viola parla della situazione della squadra

Redazione VN

"Ai microfoni di Radio Toscana arrivano le parole del dirigente della FiorentinaGiancarlo Antognoni. Ecco le sue parole in merito alla situazione della squadra: "Sono passati due mesi ma mi sembra già molto tempo, un buon rientro con qualche problemino. Coreografia? Emozione che va vissuta lì al momento, forse altre persone più importanti di me a livello calcistico non hanno avuto un tributo come il mio, credo che nessuno lo abbia mai avuto, sono contento di essere tornato alla Fiorentina e di dare un buon contributo come ho sempre cercato di fare. Tre giocatori che mi hanno impressionato? Platini, Maradona, il numero uno in assoluto, e Crujiff. Chiesa? Lo conoscevo dal tempo dei raduni degli Azzurri, lo scorso anno fece uno stage con l'Under 19 ma vennero scelti altri giocatori. Quest'anno credo che il mister Paulo Sousa lo abbia visto nel modo migliore sotto tutti gli aspetti e lo ha inserito fin da subito in squadra a Torino nella prima partita. Affetto di Firenze? A distanza di anni è come se giocassi sempre, per me è come se giocassi ancora, quindi non ho mai smesso di farlo. Prossimo anno quattro squadre in Champions League? Negli ultimi anni la Fiorentina si è classificata intorno al quarto posto. La proprietà vuol fare sempre una squadra competitiva e raggiungere un obiettivo per una competizione europea. Il mio ufficio? Ho portato le cose più significativa ed una foto mia ai tempi della Fiorentina, maglia viola e pantaloncini neri. Fiorentina più bella con Massaro e Bertoni? Purtroppo in quegli anni ho avuto nell''81 l'incidente alla testa e nell''84 l'infortunio, in quegli anni avevamo anche una squadra dietro che mi supportava. Non ho vinto niente ma ho l'affetto del popolo? Il risultato finale è questo e me lo godo ogni giorno che vado in giro. Bandiere? Oggi è più difficile, sono cambiati i tempi, dopo che c'è stato lo svincolo che ha cambiato lo stato d'animo di un giocatore e le attenzioni che arrivano da paesi europei e dai cinesi è difficile poter rimanere nella stessa squadra tanti anni. La società per i 90 anni sta facendo delle buone cose, bisogna fare qualcosa con la gente, avere un colloquio con i tifosi. Giovani viola? La Fiorentina cerca di costruire dei nuovi giocatori importanti, in un torneo così dove giochi ogni due giorni è difficile dare giudizi. È una buona Primavera e ci sono dei giovani interessanti. Bisogna valorizzare i giovani per inserirlo poi in prima squadra. Mio ruolo? Piano piano si crea anche se è quello di jolly: mi occupo del marketing, del merchandising, seguo la Prima Squadra. Corvino mi chiede alcune delucidazioni sui giocatori italiani, li conosco tutti, in dodici anni che ho fatto in Federazione ne ho visti molti. Chiaramente la società vuol tenere i giocatori forti, se vuoi rimanere a certi livelli devi farlo, credo che sia questa la volontà. Losanna? La prima partita vennero in mille a vedermi, devo dire che anche in quegli anni mi seguirono in tanti. Mia prima rete in Nazionale annullata? Calciai dopo aver sentito il fischio dell'arbitro per protesta, poi finì in rete. Un sogno da dirigente? Vincere qualcosa, un trofeo, tra un po' di tempo, almeno due o tre anni ci vogliono, non si può mai prevedere. Anche la proprietà lo merita, ci è andata vicino tante volte, ci auguriamo che avvenga prima o poi".

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