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Anche la squadra è colpevole. Sarebbe servito il ritiro punitivo? Il dibattito è aperto

I vertici societari sono i primi responsabili di quest’annata disgraziata, ma anche i giocatori hanno le loro colpe. Il ritiro punitivo, come ha fatto Gattuso, sarebbe stata la soluzione giusta? Commentate

Stefano Niccoli

La squadra sta affondando, riunione d’emergenza tra proprietà, dirigenza e allenatore, per di più il primo maggio, giorno festivo. Risultato: nessuno. La Fiorentina ha deciso di non decidere. Tutto rimandato a fine stagione. Sembra una barzelletta. Purtroppo è la triste realtà colorata di viola. Cosa nasconde l’immobilismo? Difficile, se non impossibile, rispondere alla domanda che i tifosi si stanno ponendo da ore.

I vertici societari sono i primi responsabili di quest’annata disgraziata, ma anche i giocatori hanno le loro colpe. La squadra è modesta, ma per battere Genoa, Udinese, Bologna, Cagliari, Frosinone non c’è bisogno di avere in rosa Cristiano Ronaldo o Messi. Sarebbe servito il ritiro punitivo fino alla gara di domenica contro l’Empoli? Ad inizio settimana l’ipotesi è circolata, ma non si è concretizzata.

Guardando in casa d’altri, Gattuso ha approfittato del ritardo di Bakayoko all’allenamento di ieri per “rinchiudere” i rossoneri a Milanello fino a lunedì, giorno della partita contro il Bologna.

Torniamo alla Fiorentina. La domanda sorge spontanea: il ritiro sarebbe stato la soluzione giusta per mettere i calciatori di fronte alle loro responsabilità nella speranza di una svolta, nonostante non abbiano più niente da chiedere al campionato? Si apra il dibattito. Commentate.

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