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A lezione dal passato

Il risultato della partita contro il Crotone sembra scontato, ma la Fiorentina non può abbassare la guardia. Anche perché in passato i viola sono scivolati spesso nelle classiche bucce di banane. E su questo punto di vista, Sousa è stato chiaro...

Stefano Niccoli

Per la Fiorentina l’occasione di risalire la classifica è ghiotta, ghiottissima. L’impatto del Crotone con la Serie A è stato devastante, il solo punto fin qui conquistato dai calabresi lo testimonia. Tifosi e società si sarebbero aspettati qualcosa in più, anche se la rosa della squadra di Davide Nicola non pare all’altezza per la permanenza nel massimo campionato italiano

I tre punti sembrano propendere verso i viola, ma sottovalutare il Crotone è assolutamente vietato. Non esistono partite facili. Toccherà alla Fiorentina renderla tale, magari sbloccando il risultato già nei primi minuti in modo da costringere gli ospiti ad aprirsi per provare a segnare. La formazione gigliata non può permettersi di abbassare la guardia. Su questo punto di vista, Paulo Sousa è stato chiaro alla vigilia: “Nessun giocatore deve calare di ritmo e concentrazione”, ha detto il tecnico portoghese. Il rischio è di scivolare sulla classica buccia di banana, cosa già avvenuta la scorsa stagione e con Montella in panchina. Pochi mesi fa fu il derelitto Verona, poi retrocesso in Serie B, a fermare la Fiorentina sull’1-1 al Franchi. Ieri è stato lo stesso Sousa a ricordare la trappola gialloblù in cui caddero i suoi: “Faccio l’esempio molto chiaro della partita col Verona: se non giochiamo alla massima intensità, diventiamo vulnerabili e fragili”.

Come se non bastasse, la settimana successiva arrivò lo scialbo 0-0 del Matusa contro il Frosinone. Tornando a Montella, nel 2014-15 furono il Verona e il Cagliari, a Firenze, a far inghiottire due bocconi amarissimi a Gonzalo & co: l’Hellas vinse 1-0 grazie alla rete di Obbadi al 90’, mentre i sardi, finiti poi in cadetteria, trionfarono per 3-1, con doppietta di Cop e gol di Farias. A niente valse il momentaneo 1-2 di Gilardino. In trasferta, invece, la Fiorentina perse per 1-0 contro il Parma sull'orlo del fallimento. Infine, come non dimenticare il 2-0 del Pescara firmato da Jonathas e Celik il 6 gennaio 2013 alla prima stagione dell’Aeroplanino in riva all’Arno.

I precedenti, purtroppo, non mancano. Gli scongiuri sono d’obbligo. La Fiorentina non può e non deve scivolare su una buccia di banana colorata a strisce rossoblù.