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L’ultimo atto, ma senza montargli la testa: la strada è lunga, sebbene qualcuno…

Domani la Primavera disputerà l'atto finale della 'Viareggio Cup', tra chi vorrebbe subito alcuni giovani in Prima Squadra

Giacomo Brunetti

"L'ultimo atto, nove mesi dopo la finale del Campionato Primavera vinta dalla formazione di Vecchi al 'Mapei Stadium'. La squadra è leggermente diversa, l'avversario lo stesso. A Viareggio, domani, sarà ancora Inter-Fiorentina. In semifinale, come lo scorso giugno, la Juventus, stavolta sonoramente battuta, sempre nello stadio della perla della Versilia.

"Nessuna pressione, non è una rivincita. Né, tantomeno, l'ultimo treno per cavalcare questa ondata sui giovani. Di tempo, per diventare grandi, ce n'è a dismisura. La pressione sui talenti del vivaio viola deve portarli a crescere, non a montarsi la testa o percepire un'incudine sopra di loro. La grande attenzione posta sulla competizione e sulle vicende della Primavera ha focalizzato il popolo gigliato, facendo dimenticare per qualche ora le speranze per un posto in Europa.

"Di prospetti interessanti ce ne sono, specialmente due in attacco e uno - assente dalla competizione - in porta. E anche gli altri stanno mostrando buone cose, a partire da uno scatenato Diakhatè fino al mediano Lakti. L'odore di Prima Squadra, per qualcuno, è forte: la Fiorentina, però, al momento non ci sta pensando. Vedremo se, da qui al termine della stagione, vedremo un giovane esordire in Serie A. Intanto, godiamoci questi ragazzi senza caricarli di pressioni. E che domani sia davvero Primavera.

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