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Il curioso caso di Reimao: alla seconda chiamata di Sousa… con 64′ giocati in Primavera

È il curioso caso del centrocampista portoghese classe '98, arrivato in viola in estate dall'Oeiras

Stefano Fantoni

Sessantaquattro minuti possono bastare per fare tante cose. Ad esempio per conquistarsi la prima squadra in pianta stabile, dopo aver fatto tre comparsate in Primavera. È il curioso caso di Thomas Mascarenhas Lemos Nogueira Reimão, noto più semplicemente con l'ultimo cognome, centrocampista portoghese classe '98 arrivato in viola in estate dall'Oeiras.

Siti specializzati segnalano anche trascorsi con Estoril, Sporting Lisbona e Chelsea, ma, non essendo mai entrato nel giro delle nazionali giovanili lusitane, al momento del suo approdo a Firenze in tanti si sono chiesti chi potesse essere. Mistero in minima parte svelato dall'impiego agli ordini di Federico Guidi, che, nella prima parte di stagione, gli ha sistematicamente preferito Valencic, Diakhatè e Hagi nel trio di mediana (a ragione, visti i risultati, ndr).

E anche Maistro, con il quale condivide questa curiosa promozione in pianta stabile in prima squadra da gennaio in poi. Entrambi poco utilizzati in Primavera, eppure stabilmente nella rosa a disposizione di Paulo Sousa, che nel giovane connazionale ha evidentemente intravisto particolari qualità e potenzialità, regalandogli contro la Lazio la seconda convocazione in prima squadra, dopo quella di Sassuolo.

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