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Valenti a VN: “I Della Valle sono una potenza, ma nel calcio non l’hanno dimostrato. Perché hanno comprato la Fiorentina?”

Il conduttore tv e radio, tifoso dell’Inter: “Alla Fiorentina ruberei Chiesa. Sousa all’Inter? Suning avrebbe capito poco, il portoghese non mi convince. Pioli-Fiorentina? A Firenze il problema non è l’allenatore”

Stefano Niccoli

Contro l’Inter, la Fiorentina cercherà di rialzarsi per dare un senso alle ultime partite di campionato, nella speranza di acciuffare un’insperata (al momento) qualificazione alla prossima Europa League. Lo stesso obiettivo ce l’ha la squadra nerazzurra, ancora scossa dal pareggio subìto da Zapata all’ultimo secondo nel derby contro il Milan. Per parlare della partita di sabato sera, Violanews.com ha intervistato Giacomo “Ciccio” Valenti, conduttore televisivo e radiofonico, nonché tifoso dell’Inter.

Che sta succedendo all’Inter?

“Si è alzato il livello degli avversari. L’Inter è una squadra creata su stratificazioni, negli anni, di progetti sbagliati. Adesso il vero, grande progetto è rappresentato dalla nuova proprietà Suning che ha intenzione di costruire una squadra forte per il futuro. Se il Fair Play Finanziario può essere messo da parte, può iniziare a investire in giocatori”.

Hai detto che il livello degli avversari si è alzato, ma l’Inter ha perso contro il Crotone, non certo una big del campionato.

“Vero, ma quando non hai giocatori capaci di risolvere la partita, finisci in balia di tante cose. A Crotone è successo di tutto. Dalla pessima prestazione alle dichiarazioni della direzione sportiva nerazzurra che non ho condiviso. Non costruisci niente se non c’è un progetto vero. L’unico progetto è stato il cambio di proprietà. Per anni siamo stati legati ad una proprietà alla ricerca di un’altra”.

Strano, però, vedere l’Inter così in difficoltà perché, guardando i singoli nomi, è una signora squadra. Avrebbe potuto lottare per lo scudetto se “non avesse perso tempo” con De Boer?

“Sinceramente no perché l’Inter ha buoni giocatori, ma non sono determinanti. Suning ha un problema grosso e bello: veicolare il suo marchio a una squadra che deve essere vincente. Fai bella figura se vinci, non se arrivi secondo o terzo”.

Ci si aspettava di più dall’Inter, ma anche dalla Fiorentina.

“Ho molti amici viola visto che sono nato a Livorno, ho una simpatia molto alta nei confronti della Fiorentina. Firenze è una delle città più famose per via della propria squadra. Se puoi veicolare il nome di una città strepitosa come Firenze e unirlo a quello di una squadra, puoi veramente creare tanto. Se la Fiorentina gioca la Champions, i tifosi stranieri di altre formazioni vanno volentieri a vedere la squadra viola perché allo stesso tempo hanno la possibilità di ammirare Firenze. La Fiorentina deve avere un progetto vincente dato dallo sforzo della proprietà. I Della Valle hanno fatto capire che sono una potenza notevole, ma non l’hanno mai dimostrato nel calcio. Oltre alle basi economiche, devi anche far sognare. Il tifoso viola se lo merita. Mi ricordo che un anno andai a San Siro a vedere Inter-Fiorentina, allo stadio c’erano ventimila tifosi viola, fu una cosa strepitosa”.

Adesso si fatica a riempire il Franchi.

“Questo è assurdo perché la passione dei tifosi viola è infinita. A noi toscani puoi far di tutto tranne che raccontare cazzate. Se c’è un progetto bello, il tifoso dà il meglio di sé. Per l’Inter la partita con la Fiorentina a Firenze è sempre stata tosta. L’Inter perse a Firenze anche nell’anno dello scudetto dei record (4-3 nella stagione 1988-89, ndr). La Fiorentina mi sta simpatica, spero possa far sognare i tifosi, ma dalla prossima settimana, non ci prendiamo per il c... (ride, ndr)”.

I tifosi accusano la proprietà di non farli sognare.

“Perché allora compri una squadra di calcio? Che motivo hai? Berlusconi divenne tale quando veicolò la sua immagine al Milan. Il calcio ti permette di avere una notorietà notevole. Il nocciolo di base è: i Della Valle hanno bisogno della Fiorentina e la Fiorentina ha bisogno dei Della Valle? Se crei un progetto bello, la gente impazzisce”.

Che partita ti aspetti sabato? Tra l’altro ultimamente all’Inter è sempre andata male a Firenze.

“Mi aspetto una partita bella, anche se i trofei di classifica sono veramente poca roba. Se l’Inter riuscisse ad agguantare la zona Europa League, sarebbe comunque niente rispetto ai sogni iniziali. Mi auguro che non sia la classica partita di primavera. Campionato finito per la Fiorentina? Il rischio c’è anche per l’Inter. Ha l’obiettivo Europa League, ma l’Europa vera è la prima competizione. Mi auguro che giochino a viso aperto”.

C’è un giocatore della Fiorentina che vedresti bene nella tua Inter?

“Chiesa, è l’esempio del giocatore tosto. Mi piace molto, a Firenze può crescere nella maniera più serena possibile. Come sta succedendo a Bernardeschi”.

Il cui futuro a Firenze, però, è un punto interrogativo.

“Se si scatenerà un’asta per lui, penso possa essere positivo. Se prendi i soldi e li reinvesti, allora hai fatto una grande cosa. Se, invece, consideri un giocatore un assegno circolare, è un peccato, hai perso un’occasione”.

Pioli alla Fiorentina e Paulo Sousa all’Inter. Come li vedresti?

“Sousa in ottica Inter non mi convince. C’è un lato della società nerazzurra che è immacolato: i tifosi. L’Inter ha bisogno di un allenatore che dica alla squadra: ‘vinciamo a prescindere’. Spero siano altri i nomi per la prossima stagione. Conte? C’è anche Simeone. In passato ci sono stati esempi di allenatori con due maroni grossi come una casa, capaci di essere superiori alla fragilità della società. Se ti presenti con Sousa all’inizio della prossima stagione, vuol dire che hai capito poco. Pioli? E’ bravo, è un interista vero, gli auguro buona fortuna in tutte le cose. A Firenze, secondo me, non è l’allenatore il problema. E’ necessario che la proprietà investa nella maniera migliore. I tifosi sono il patrimonio del calcio, ma poi si chiedono: ‘perché hai preso una squadra di calcio?’”. Se vendi Chiesa e Bernardeschi, puoi avere anche Ancelotti e Guardiola, il materiale umano è quello. Mi auguro che la Fiorentina tenga i migliori giocatori e che si rafforzi”.

Te la senti di fare un pronostico?

“Non è che non me la sento. E’ una partita con poche motivazioni. Spero solo sia una gara strepitosa, tra Fiorentina e Inter sono sempre state belle partite, ultimamente più per i viola che per i nerazzurri. Mi auguro di vedere tanti gol”.

C’è un Fiorentina-Inter che ti è rimasto impresso nella mente?

“Mi ricordo quando nel 1981 andai allo stadio con un mio amico d’infanzia tifoso della Fiorentina. Ero in curva Fiesole, quindi dovetti stare anche zitto. Fui immortalato dal Guerin Sportivo. Un mio compagno di classe andò dalla professoressa d’italiano e le disse: ‘guardi Valenti, è sul giornale’. Mi rimandò a giugno. La partita finì 0-0, fu una bella trasferta. Avevo quindici anni, era la prima volta che facevo da solo una trasferta, fu un evento bellissimo”.

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