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Tarozzi a VN: “Fiorentina, vinci e spazza via le polemiche. Ma col Bologna sarà dura”

L'intervista esclusiva al doppio ex di Fiorentina e Bologna Andrea Tarozzi, a poche ore dal fischio di inizio della gara tra le due squadre

Redazione VN

Il nastro della memoria si riavvolge lentamente fino allo stesso periodo di diciassette anni fa. Anche Andrea Tarozzi da Sasso Marconi, 42 anni, era uno dei campioni d'inverno di quel magico anno 1999. “E anche quell'inverno il mercato suscitò qualche polemica – dice da Bologna l'ex terzino viola – Ci si aspettava più aiuti da Cecchi Gori forse. Ma soprattutto fu lo strano anno strano del Carnevale di Edmundo a pochi giorni di distanza dall'infortunio al ginocchio di Batistuta. Un'annata indimenticabile, comunque, anche se non arrivò lo scudetto come avevamo sperato a un certo punto della stagione”.

Tarozzi, oggi c'è Bologna-Fiorentina, entrambe realtà che conosce bene. Che partita sarà?

“Mi aspetto una gara incerta, il Bologna dall'arrivo di Donadoni in poi ha cambiato passo, prima il suo è stato un campionato deficitario ma ora è un'altra storia, se si eccettua forse l'ultimo scivolone di mercoledì a Frosinone. Sta facendo un ottimo campionato, senza troppi assilli di classifica. La Fiorentina a livello di punti e di gioco più di così non può davvero fare, mi complimento con tutti per lo straordinario lavoro. Davanti ci sono comunque due bolidi da Formula 1, come la Juventus e il Napoli, nessuno riesce a tenere il loro passo”.

Un pronostico? Seguirà la partita?

“Potrei essere in tribuna oggi al Dallara, ci sto pensando. Avevo detto a me stesso che per un po' sarei rimasto senza partite e senza calcio dal vivo (Tarozzi è stato esonerato una settimana fa a Lanciano in serie B, ndr, dove era vice allenatore) ma è più forte di me, credo che sarò in tribuna nel pomeriggio. Non so chi vincerà, ma sarà una partita intensa e da vedere, con in palio tre punti che pesano. Per la Fiorentina conterà molto l'approccio giusto prima di un calendario davvero impegnativo, tra campionato e Europa League”.

Eppure nonostante il terzo posto l'ambiente viola è carico di tensioni. Il mercato non ha soddisfatto. E quello striscione al Franchi pare dire tutto.

“E' una situazione paradossale, la classifica e il gioco sono ottimi, eppure rispetto alle aspettative qualcosa ha deluso i tifosi e anche lo stesso allenatore, che lo sta facendo capire. Magari semplicemente non è arrivato il tipo di giocatore che serviva. Zarate ha già fatto vedere grandi numeri, ha risolto da solo una partita con quella giocata con il Carpi. Anche Tello è un ottimo acquisto, forse in difesa Benalouane non ha scaldato i cuori...diciamo così. Ci si aspettava un titolarissimo ed è arrivato solo un rinforzo, un'alternativa. Situazione strana, davvero, a Firenze, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Da ex giocatore e da allenatore come si vive in una situazione simile?

“Può essere, e mi auguro sia così, un momento di transizione. Con i risultati positivi le polemiche passeranno in fretta e non ci si ricorderà di questa finestra di mercato. E' anche vero che la riparazione quasi mai porta giocatori decisivi. Di sicuro non ho ricordi a Firenze di umori così turbolenti a dispetto della ottima classifica”.

Obiettivo terzo posto, chi vede favorita?

“La Fiorentina se continua con questa intensità e se trova il modo di compattarsi al meglio può farcela, l'Inter del resto ha rallentato la marcia dopo un inizio anche fortunato. E' una squadra davvero indecifrabile quella di Mancini, non so cosa aspettarmi. Attenzione anche a Roma e Milan che hanno trovato la quadratura col tempo, la Roma con l'arrivo di Spalletti ha un'impostazione migliore e il Milan con alcuni buoni innesti sta risalendo. Attenzione, sarà una dura battaglia”.

Tarozzi, superata questa esperienza a Lanciano appena terminata, cosa c'è nel suo futuro?

“Avevamo comunque il contratto in scadenza con lo staff del mister D'Aversa. Purtroppo la sconfitta con il Trapani ci è stata fatale ma sono cose che capitano nel calcio. C'è solo da guardare avanti. Una carriera da capo allenatore? Sono onesto, non credo di averne le caratteristiche. Aspettiamo la prossima chiamata assieme al gruppo di cui faccio parte e intanto vado ad aggiornarmi e a vedere un po' di partite”. A cominciare dal derby dell'Appennino.

Matteo Baccellini

Twitter @matteo bacce