esclusive

Serafini a VN: “Montella ci ha deluso e illuso al Milan. Non lo avrei riportato a Firenze”

Si avvicina la partita tra Fiorentina e Milan. Abbiamo intervistato il collega, nonché noto tifoso rossonero, Luca Serafini

Stefano Niccoli

Da una parte la Fiorentina, dall'altra il Milan. I viola cercano il punto per  la salvezza aritmetica, i rossoneri sperano ancora nel quarto posto che vorrebbe dire Champions League. Per parlare della partita di sabato sera, Violanews.com ha intervistato il giornalista, nonché noto tifoso del Diavolo Luca Serafini.

Il Milan ha tanti problemi a livello di spogliatoio, ma nonostante tutto è a tre punti dalla Champions League.

Ci sono rabbia e rimpianti perché bastava pochissimo. In due mesi è stato buttato via un lavoro iniziato dopo l'esonero di Montella. La corsa Champions non dipende più solo dal Milan, ma anche, soprattutto, dall'Atalanta. Finché c'è matematica, c'è speranza.

A Milano come viene vista la partita di sabato contro la Fiorentina? I viola non vincono in casa dal 18 dicembre, in generale dal 17 febbraio.

Sono numeri che non rispecchiano quanto la Fiorentina vale. All'andata i viola disputarono una partita tutt'altro che eccelsa. Le individualità della Fiorentina sono tante e di spessore assoluto. Hanno dimostrato di valere molto di più dell'attuale classifica e di questi numeri così deprimenti. Forse, per assurdo, per il Milan sarebbe stato meno complicato affrontare la Fiorentina, se avesse fatto risultato a Empoli. I viola avranno voglia di rivalsa, di far bene davanti al proprio pubblico e di interrompere la striscia negativa. Al Milan è mancato cinismo perché ha giocato contro avversari in difficoltà, basti pensare alle gare contro la Roma all'Olimpico e contro l'Inter al ritorno. E' un limite normale che può avere una squadra dall'età media molto bassa come ce l'ha il Milan. Fatto sta che, per sperare di andare in Champions League, deve vincere tutte e tre le partite rimaste. La qualità della Fiorentina non è quella dell'Inter e della Roma, ma è anche vero che i rossoneri hanno pareggiato contro Parma, Udinese, Empoli, Bologna, Frosinone e perso contro la Sampdoria. Ha perso un sacco di punti contro squadre inferiori, inferiori anche alla Fiorentina che considero l'ultima delle prime, non la prima delle ultime. Non si può mai dire perché la Fiorentina avrà motivazioni d'orgoglio e perché il Milan in certe situazioni non è mai stato a suo agio, anche se la vittoria col Bologna potrebbe aver dato un po' di slancio e autostima alla formazione di Gattuso. Tra l'altro il Milan avrà molte defezioni per sabato. A infortuni avrebbe vinto sicuramente lo scudetto.

A Firenze stanno ancora facendo discutere le dimissioni di Pioli.

Nel momento in cui la legittimazione di Pioli è venuta meno, c'è stato - guarda caso - il crollo verticale. La stessa cosa è successa a Gattuso tra la partita con l'Inter e quella con la Sampdoria. Quando si è capito che non sarebbe stato l'allenatore nella prossima stagione, la squadra ha come mollato. Nel calcio questo meccanismo è sempre fatale. Se non legittimi l'allenatore, se non ti presenti in conferenza stampa dicendo, magari mentendo, 'sarà il nostro allenatore anche l'anno prossimo', la squadra molla.

A proposito di allenatori, impossibile non citare Vincenzo Montella che potrebbe avere il dente avvelenato sabato sera. L'esperienza al Milan è stato dolcemara.

Ci ha deluso molto. Era partito bene, aveva dato finalmente alla squadra un'identità precisa che mancava da anni. C'era la sensazione che avesse ricreato un gruppo. Per assurdo l'episodio destabilizzante è stato l'acquisto di Bonucci che l0 ha indotto a schierare la difesa a tre e quindi a cambiare il sistema di gioco che aveva in testa. Il dato incredibile è che è stato esonerato dopo aver schierato 24 formazioni diverse in altrettante partite. Colpe ne ha avute anche Bonucci perché insieme a Barzagli e a Chiellini ha dimostrato di essere un giocatore, senza un altro.

Mi dispiace, Montella aveva un buon feeling, si è perso e poi quei risolini a fine partita anche in caso di risultato negativo... Non lo avrei mai richiamato a Firenze. Avrà tutto il dente avvelenato che vuole, lo aveva anche Mihajlovic, ma non sono loro a scendere in campo.

A Gattuso, invece, viene contestato il fatto di non cambiare quasi mai la formazione.

Se la sente di fare un pronostico?

No, sono il prototipo delle brutte figure. La settimana scorsa dissi a un amico che per il Liverpool non era ancora finita contro il Barcellona, ma in realtà non ci credevo nemmeno io. Ieri sera sono rimasto allibito. Le motivazioni non mancheranno,  spero sia una bella partita e che rassereni gli animi delle due tifoserie che arrivano al finale di stagione un po' sottosopra.