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Quell’incertezza che rischia di compromettere una stagione

La Fiorentina ancora oggi non sa se dovrà partecipare all'Europa League e l'attesa rischi di essere lunga

Saverio Pestuggia

Abbiamo superato la metà di giugno e ancora la Fiorentina non conosce una parte importante della propria stagione: il Milan sarà escluso o meno dall'Europa League con conseguente ripescaggio della Fiorentina? Martedì dovrebbe, e sottolineo il condizionale, essere il giorno della sentenza dell'Uefa in merito al caso Milan, ma se i rossoneri dovessero essere esclusi avrebbero sempre la possibilità di ricorrere al TAS. La sentenza dell'Uefa potrebbe anche slittare di 48 ore ma poi se si dovesse ricorrere al Tas servirebbero come minimo un'altra decina di giorni.

Per ora Corvino traccheggia portando a Firenze calciatori di secondo piano oppure giovani, si spera, di belle speranze. Ma non è quello che Pioli e i tifosi della Fiorentina si aspettano da lui. Della Valle tipo fa ha parlato di rilancio (ma da qualche settimana c'è da Casette d'Este un silenzio assordante), Corvino di poter finalmente tornare ad aumentare il monte ingaggi e quindi la qualità della squadra. Ma senza le certezze di cui sopra tutto questo diventa difficile. Già il ritardo nella preparazione di una squadra è notevole, l'aspettativa della situazione Milan la complica ancora di più.

Ecco perchè mi spingo a dire provocatoriamente che per la Fiorentina sarebbe meglio un'ammissione diretta del Milan all'Europa League già da martedì senza aspettare che il Tas, che ha criteri economici più morbidi, ai primi di luglio lo riporti in Europa. A quel punto la preparazione della stagione della Fiorentina sarebbe quasi irrimediabilmente compromessa e passerebbe solo da seconde o  terze scelte ammesso che Corvino abbia la possibilità economica di scegliere qualche giocatore indicato da Pioli come il preferito.