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Pioli porta in scena la “Pastorale”

Sesta vittoria consecutiva della Fiorentina sempre più lanciata verso la corsa all'Europa League

Saverio Pestuggia

Con il cuore, con la grinta e con la testa sempre verso Davide Astori che da lassù veglia e sorveglia tutto. Questa la ricetta della sesta vittoria della Fiorentina contro una Roma in lotta per centrare la Champions League. Non era certo facile uscire dall'Olimpico senza sentire il classico "Grazie Roma" finale e invece Pioli e la sua Band ci sono riusciti sfoderando una prestazione tutta grinta ottenendo il massimo con il minimo sforzo offensivo. Proprio come fanno le grandi squadre.

Poco importa se qualcuno ha sbagliato qualche rinvio o non è stato preciso in appoggio. Alla fine conta il gruppo che sta diventando ogni giorno più solido con una difesa impenetrabile sulla cerniera centrale formata da Pezzella e Vitor Hugo e con un centrocampo tutto muscoli composto da Veretout e Dabo a chiudere ogni spazio, lasciando a Benassi il compito di avanzare e segnare.

E poi Saponara che non si ferma più (due assist vincenti anche oggi) e Simeone che è giunto alla terza marcatura consecutiva. Insomma una festa, una grande prestazione di cuore e tattica con un grande direttore d'orchestra che risponde al nome di Stefano Pioli che oggi, senza due solisti come Chiesa e Badelj, ha diretto la Pastorale che per chi non lo sapesse è la Sesta sinfonia di Beethoven. Sesta come le vittorie consecutive in campionato che mancavano da 60 anni. Chapeau!

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