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“Nessuno è innocente, neanche la critica”. Il punto di Rialti sulla Fiorentina

Il consueto editoriale di Alessandro Rialti sulla situazione in casa Fiorentina

Alessandro Rialti

Nessuno è innocente, neppure noi, la critica. Gare come quella con l’Inter, belle e pazze, il successo sulla Juve, importante e entusiasmante, quello sulla Roma e le gare da protagonisti assoluti al Franchi con Milan e Napoli possono, anzi devono, regalare solo rimpianti. Tutto sbagliato, dall’inizio.

Ha sbagliato Sousa a non tirare subito le conseguenze delle sue incertezze tecniche invece di lamentarsi durante i mesi a venire. Ha sbagliato sempre Sousa che mai, ripeto mai, è parso capace, come nel passato di trasmettere forza alla squadra, convinzione. Linearità nelle scelte.  Hanno sbagliato, grosso, i Della Valle che hanno detto e non fatto. Se credevano al...Progetto perchè non investire nemmeno un euro? Non bastava tenere «quasi» tutti i titolari. E ora, davanti una squadra che ha dimostrato di non essere poi così lontana dall’Europa non sentono il peso di quell’errore?

E noi che abbiamo assorbito senza battere ciglio le accuse di Sousa di manipolare senza che il portoghese mai e poi mai abbia fatto nomi o dei distinguo? E Corvino che più di ogni altro si è battuto con la baionetta in pugno non sente di aver rimandato troppo a lungo un chiarimento con il suo allenatore?

Sappiamo tutti che questa piccola, fragile, confusa Fiorentina poteva fare di più e di meglio. Nessuno l’ha aiutata forse con la sola eccezione del tifo che, siamo sinceri, hanno un peso specifico sicuramente molto inferiore rispetto al passato, come noi cronisti. E nessuna ha fatto autocritica, mai. Peccato dover dire peccato. Peccato che i giovani come Babacar abbiano avuto poco spazio e che qualche vecchio ne abbia avuto anche troppo.

Peccato che tutto sia stato...rimandato. A  cosa, per dove? Confusi dentro e fuori aveva detto Sousa riferito a Bernardeschi, credo che questa affermazione riguardi invece tutto il microcosmo viola. Ovvia la conseguenza: o si fa chiarezza definitiva oppure saremo condannati ad altre stagioni ballerine, a promesse non mantenute a convivenze da separati in casa. E a dire alla fine ancora un: Peccato.

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