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Napoli Fiorentina: non solo l’errore di Tomovic, cosa è mancato?

Non solo Tomovic, oltre al suo errore anche una manovra offensiva troppo spesso prevedibile

Andrea Consales

Dopo la sconfitta di Napoli resta l'amaro in bocca per un gol, quello di Callejon, nato da un'ingenuità di un singolo, Tomovic, che è costata la partita ad una Fiorentina che aveva dimostrato di poter dire la sua su un campo difficilissimo come quello del San Paolo. L'errore del centrale serbo salta all'occhio, impossibile non notare quell'episodio che ha scatenato il contropiede dei velocisti azzurri e che ha portato all'incornata di Callejon. Non vogliamo però soffermarci solo su un singolo episodio, troppo poco per riassumere 90 minuti nei quali, a tratti, la Fiorentina non è stata in grado di reggere il confronto e di creare occasioni da goal.

Andiamo con ordine, nel primo tempo sono arrivate tre occasioni per i viola: prima Chiesa con un diagonale intercettato da Reina, poi Astori con un colpo di testa e infine Kalinic, lanciato da Olivera, e stoppato ancora una volta dall'estremo difensore azzurro. Nella ripresa, nonostante il calo fisico del Napoli, la Fiorentina non è stata in grado di creare reali occasioni da gol. Poco, decisamente troppo poco, per portare a casa la qualificazione. Sia chiaro, il Napoli al San Paolo è probabilmente, dopo la Juventus, l'avversario peggiore in Italia, ma, riprendendo un semplice assioma: per segnare si deve tirare, e per tirare si deve creare.

È difficile indicare una colpa specifica per la sterilità della manovra offensiva viola nella giornata di ieri. Oltre al poco filtro a centrocampo, spesso Badelj e Vecino sono stati sovrastati da Diawara, Hamsik e Zielinski, ciò che è mancato davvero nella serata di coppa sono state le giocate di Bernardeschi. Una conclusione, nel primo tempo, e non molto altro. Troppo poco per il numero dieci viola che fino a questo momento si è sempre caricato la squadra viola sulle spalle. Le sue giocate, la sua rapidità nello stretto e la sua imprevedibilità nella testa di Sousa dovevano essere la mossa vincente per scardinare una difesa, quella azzurra, sempre ordinata e che invece ha totalmente annullato sia il talento di Carrara che Nikola Kalinic, mettendo a nudo le difficoltà offensive della squadra di Sousa. Anche l'attaccante croato infatti non è riuscito questa volta a fare reparto da solo, senza il suo contributo la Fiorentina troppo spesso è stata schiacciata dai partenopei, senza riuscire ad appoggiarsi al numero 9, controllato alla perfezione dalla coppia Maksimovic Albiol.

L'errore di Tomovic dunque, ma non solo.