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Minoli a VN: “Fiorentina, che confusione. Vincere con la Juve è vostro scudetto, vi accontentate di poco”

Si avvicina Juventus-Fiorentina. Abbiamo parlato della partita di sabato e della "figuraccia" bianconera contro l'Ajax col giornalista Giovanni Minoli, noto tifoso della Vecchia Signora

Stefano Niccoli

"Apocalisse", "Fine corsa", "Giusto così".  I quotidiani sportivi commentano duramente l'eliminazione della Juventus dalla Champions League. Non potrebbe essere altrimenti visto che la Vecchia Signora, con l'acquisto di Cristiano Ronaldo, aveva puntato tutte le fiches sulla conquista della coppa dalle grandi orecchie. Abbiamo parlato della figuraccia contro l'Ajax e della partita di sabato contro la Fiorentina con un noto tifoso bianconero: il giornalista Giovanni Minoli.

Da ieri sera - sui siti, nelle radio e nelle trasmissioni televisive - sta circolando il termine "fallimento" in relazione alla stagione della Juventus. Giudizio eccessivo o giusto?

Fallimento mi sembra una parola grossa. Certamente non è stato centrato l'obiettivo numero uno su cui è stato costruito l'investimento di Cristiano Ronaldo. Non conosco i conti della società, ma mi sembra ci sia una Juventus non dico da rifare, ma aggiustare molto. I ragazzini dell'Ajax hanno insegnato moltissime cose alla Juve, al Real Madrid e a chi fa i bilanci. Gli investimenti di lungo termine sono quelli che rendono, ma la politica di oggi è fatta, in tutti i campi, di stock option, trimestrali e hedge fund. Questi sono elementi che hanno a fare con politiche di breve periodo, tutto e subito. Ciò che costa tantissimo, non è detto che renda.

L'Ajax ha dimostrato che contano il bel gioco e la qualità, più che il campione.

E' tornato il primato di quel calcio che aveva insegnato questo gioco a tutto il mondo, quello olandese. E' stato un investimento di lungo periodo, quindi onore a un merito che si ripercuote su tutti i livelli. L'Ajax ci ha fatto divertire. Il gioco che ha fatto nell'area di rigore della Juventus è stato impressionante. Ha vinto il più forte. La strategia della Juventus è da rivedere. Ripeto: fallimento è una parola troppo grossa, è stata una profonda delusione. Io sono un fanatico juventino, ma anche un amante del bel calcio. Ieri sera soffrivo e allo stesso tempo imparavo.

Contro la Fiorentina, la Juventus potrebbe festeggiare l'ottavo scudetto consecutivo. Sarebbe la festa scudetto più triste degli ultimi anni?

E' divertente il fatto che lo possa festeggiare contro la Fiorentina (ride, ndr). La festa scudetto è sempre una grande festa perché si vince il campionato, mentre le altre squadre lo perdono. Non sarà un pomeriggio triste e, se la festa fosse stata a Firenze, sarebbe stato ancora meglio.

Vincenzo Montella è tornato da pochi giorni alla Fiorentina. Cosa ne pensa?

Ho molta fiducia in lui, è una persona con grandi qualità che ho sempre stimato. Pensavo che sarebbe andato alla Roma, sarebbe stato un bene per la squadra giallorossa. Montella è un grande allenatore, con passione e competenza. Il problema è che ha poco tempo. La Fiorentina sta messa maluccio parecchio. Per la Fiorentina, vincere con la Juve, vuol dire vincere il campionato. Vi accontentate di poco, quindi va bene (ride, ndr).

Montella ha tanto lavoro da fare, anche perché questa non è la sua squadra.

Per come lo conosco, credo che abbia accettato il ritorno alla Fiorentina sulla base di un progetto concordato con la dirigenza per quanto riguarda la prossima stagione. Se così non fosse, sarei sorpreso.

La partita con la Juventus arriva prima della semifinale di Coppa Italia contro l'Atalanta, appuntamento decisivo per la Fiorentina. Tutti sono concentrati sul 25 aprile.

Un risultato positivo contro la Juventus darebbe morale ai viola per la gara di Bergamo. La Fiorentina deve arrivare preparata alla semifinale passando da una partita di violenza storica intesa come contrapposizione.

Al di là delle partite contro Juventus e Atalanta, qual è la sua idea sulla Fiorentina?

C'è grande confusione in società. Mi sembra che l'amore dei Della Valle nei confronti della Fiorentina vada a corrente alternata. In più mi pare che lo stadio di proprietà si stia allontanando (ma con l'ok del ministero delle Infrastrutture al Masterplan di Peretola potrebbero esserci novità positive sulla cittadella viola, ndr). Parliamoci chiaro: la Juventus è diventata la Juventus grazie, soprattutto, al nuovo stadio. La burocrazia c'è quando serve a bloccare le opere. Quando si vogliono realizzarle, la burocrazia viene ridotta al minimo. Quindi la burocrazia è un freno e un alibi a seconda delle circostanze. Con le elezioni comunali all'orizzonte (26 maggio, ndr), il tema dello stadio potrebbe riprendere piede.

Ha parlato di confusione: impossibile non pensare alle dimissioni di Pioli.

Non so se meritava un simile trattamento. Dimettersi vuol dire rinunciare a dei soldi. Pioli ha dimostrato di avere la schiena dritta e grande dignità.

Se la sente di fare un pronostico per Juventus-Fiorentina?

1-1, quindi scudetto alla Juventus.

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