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L’editoriale di Rialti: “I have a dream”

Il consueto appuntamento con Alessandro Rialti sulle faccende di casa viola

Alessandro Rialti

Ci sono scelte che sono irrinunciabili, obbligatorie e alle quali è inutile che ti opponga. Una di queste è sperare che la realtà sia migliore delle previsioni che fai o che vengono fatte da altri. Per questo ho deciso di sognare che questi ragazzi tipo Lo Faso, Chiesa, Dias, Milenkovic, Benassi e altri ancora siano capaci di farci innamorare. Che siano talmente bravi da catturarci gli occhi e poi il cuore. Voglio sognare di veder Chiesa cancellare il ricordo di Bernardeschi, magari essere sorpreso da Dias al punto di sotterrare le emozioni che (dopo tanti dubbi) avevano fatto nascere principi delle fasce come Alonso, Cuadrado e Salah. Auguro e mi auguro che Milenkvic abbia la solidità della seconda parte della carriera di Savic.

E poi vado clamorosamente oltre e sogno che davvero il ragazzino palermitano abbia la qualità tecnica per far scattare in piedi la curva Fiesole al grido: «Il ragazzo gioca bene...». E già che ci sono spero davvero che Benassi abbia tanta qualità tattica da proporsi come regista d’alti tempi, pronto a dettare tempi, movimenti, spostamenti delle linee della squadra.

Sogno troppe cose tutte insieme? Forse ma sono onestamente stanco di domandarmi se mai davvero la Proprietà investirà o se i Della Valle lasceranno l’Aventino. Meglio concentrarsi sulla squadra, sulla battaglia di Pioli, nella speranza che il calcio prenda il sopravvento. Finalmente.