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Le riflessioni di Rialti – 4 punti e una proposta: “Nardella prenda un’iniziativa”

Alessandro Rialti riflette sulla situazione della Fiorentina ed ha una proposta: "Che sia il sindaco a prendere un’iniziativa"

Alessandro Rialti

Quando la Fiorentina stava a un passo dal fallimento (che per me resta ancor oggi ingiusto) l’allora amministrazione comunale (con il sindaco Leonardo Domenici e l’assessore Eugenio Giani) si mossero e cercarono una strada, un’ipotesi, una soluzione. Fra mille boutade, anche offerte coraggiose come quella di una cordata fiorentino-toscana fino a quella, vincente, dei Della Valle. Oggi ovviamente la situazione economica è clamorosamente diversa, ma dentro Firenze ci sono vibrazioni assolutamente negative. Rifletto:

  • Nuovo stadio, leggo che ci vorrà almeno un anno per parlarne. Comunque io ci ho sempre creduto poco.
  • I proprietari del club hanno detto e ripetuto che sono pronti a cedere la maggioranza a un diverso possibile interlocutore e comunque, a sostegno del loro sentirsi fuori non si sono più rivisti. Fra Miami, Capri e Costa azzurra, nessuno ha potuto neppure domandargli quando finirà l’Aventino.
  • Corvino pare sempre di più un uomo solo al comando. E non intendo assolutamente farmi decentrare dai veri problemi viola per concentrarmi solo sul fatto che sia venuto o non venuto Emre. Il problema principale per me non è questo. Comunque sia la squadra ancora non c’è, al punto che sia il capitano Astori che Pioli lo hanno «ricordato» con toni soft ma anche incisivi.
  • Per molti 11mila abbonati possono sembrare tanti, non per me. Ricordando che sono stati sottoscritti anche grazie a una lettera della Fiesole che ha invitato tutti a restare intorno alla squadra e al suo tecnico.
  • Tutto questo per dire che tocca anche all’amministrazione comunale attualmente insediata riflettere su quello che sta accadendo all’interno di una delle aziende più importanti e amate della città. Rinviare, far finta di niente, aspettare miracoli di mercato ai quali nessuno onestamente crede, serve solo a procrastinare. Insomma che sia il sindaco Nardella in persona a prendere un’iniziativa. Pensare a un anno così, fra assenze e delusioni, lettere e striscioni, proprio non ce lo auguro.