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L’analisi tattica: Sousa ritorna al 4-2-3-1

La Fiorentina vista a Reggio ha giocato nuovamente con il 4-2-3-1 che era andato bene nei mesi scorsi

Saverio Pestuggia

La Fiorentina, complice lo schieramento del Sassuolo, ripropone a Reggio il 4-2-3-1 visto nei mesi scorsi quando Bernardeschi era impiegato con più frequenza. Il copione non cambia rispetto al passato: il caratino gioca vicino a Kalinic lasciando spazio a sinistra per l'esterno difensivo (Olivera con il 15) che però tiene la posizione per arginare Berardi. La posizione di Cristoforo (con il 19) invece non convince perché l'uruguaiano non ha la gamba per giocare a ridosso delle punte e purtroppo neanche il fisico per fare il mediano.

Nella ripresa Bernardeschi viene spostato al centro  con Cristoforo che copre la fascia sinistra restando più arretrato e leggermente più largo. Anche Chiesa arretra il raggio di azione e fa più copertura. La posizione di Tello invece non è giusta perché lo spagnolo ha giocato a destra e sinistra per la stessa quantità di minuti e ne esce una posizione centrale non consona. Sicuramente aldilà del risultato la Fiorentina vista a Reggio è stata tatticamente più equilibrata soprattutto dopo che Badelj è uscito permettendo a Borja di giocare in mediana e a Bernardeschi di poter entrare in campo.

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