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Fiorentina: gli episodi, la testa e una squadra che perde colpi

 Jagos Vukovic of Hellas Verona FC scores the opening goal

Giornata da dimenticare subito per tutto l'ambiente viola. Diversi gli elementi in causa, ma cosa ha provocato il crollo dei viola contro il Verona?

Saverio Pestuggia

E due. Le brutte prestazioni della Fiorentina adesso non si limitano più alla singola sciagurata gara di Marassi. A mettere una pietra sopra per dimenticarla ci ha pensato la squadra che ha proposto la peggiore Fiorentina della stagione e, considerando l'avversario in campo reduce da quattro sconfitte consecutive, una delle peggiori degli ultimi anni.

Cosa ha contribuito alla disfatta odierna? Pioli in sala stampa è stato sincero e ha detto che è mancato completamente l'approccio alla partita e anche la reazione dopo le prime avversità. E poi ci sono gli episodi che aumentano l'amaro i bocca. Pronti via, uno svarione di Fares libera Chiesa e Simeone che, a portiere battuto, manda la palla a sbattere sul tacco di un veronese. Passano pochi minuti e il Verona assesta il primo colpo con il neo acquisto Vukovic che vola in alto indisturbato e batte Sportiello. Poi ci pensa Kean con la complicità di un Laurini imbambolato a raddoppiare.

Altro episodio a inizio ripresa: Chiesa in uno dei pochi tiri bene assestati colpisce il palo a portare battuto, contropiede e rete del 3-0. E' tutto? No perché Dias riesce a segnare la rete del 1-3 e dopo pochissimo arriva il quarto gol scaligero. Da lì notte fonda per tutti. Dunque una serie di episodi sfortunati che non devono però assolutamente fornire un alibi alla squadra. Lo stesso Pioli molto onestamente lo ha ammesso asserendo che oggi non possiamo e dobbiamo fermarci agli episodi.

In effetti c'è di più. La squadra si sta sfaldando con Pezzella e Veretout che erano stati impeccabili per tutto il 2017 che nelle ultime due gare giocate paiono essere i fratelli meno bravi degli stessi. Chiesa non riesce a centrare la porta e lotta a testa bassa contro i mulini a vento come se fosse un novello Don Chisciotte. Badelj è sempre più vicino alla scadenza e Benassi alla panchina, i due esterni sono volenterosi ma niente più. E via andare. Insomma il mese che avrebbe dovuto riportare la Fiorentina in testa al gruppo delle seconde si accomiata con una Fiorentina all'undicesimo posto che domenica andrà a Bologna a giocarsi un derby dell'Appennino che vale l'ultimo posto del gruppo.

E la società? Presente al Franchi il solo Salica mentre della proprietà, ormai latitante da mesi, e del Presidente Cognigni non si hanno notizie. Così come di un mercato che per il momento ha portato solo cessioni, minori ma cessioni.

Per finire voglio tornare indietro alle sudate carte liceali ricordando una locuzione di Marco Tullio Cicerone con riferimento attuale abbastanza chiaro: "Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?" Il nostro Catilina, che abusò per molto della pazienza dei romani, fece di lì a poco una fine che non auguro a nessuno, ma allo stesso tempo questo stallo deve risolversi presto, in un modo o nell'altro per il bene della Fiorentina, dei tifosi e dei Della Valle stessi.