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Di Francesco sr a VN: “Eusebio è ambizioso. Fiorentina? Sarebbe una bella opportunità per lui”

"Futuro? Eusebio è riservato ma la Fiorentina sarebbe una grande opportunità. Ogni settimana torna in Abruzzo a trovarci..."

Stefano Rossi

Stefano Pioli ed Eusebio Di Francesco. Il borsino del futuro allenatore della Fiorentina continua a cambiare giorno dopo giorno ma la corsa sembra essere ridotta a queste due figure. Domenica la squadra viola sarà ospite del Sassuolo allenato proprio da Di Francesco. Violanews.com ha intervistato in esclusiva suo padre Arnaldo che segue con grande attenzione le vicende calcistiche del figlio e del nipote Federico in forza al Bologna.

Signor Arnaldo, lei ha un figlio allenatore ed un nipote giocatore. E' fortunato, lo sa?

“E' una grande gioia che auguro a tutti. Ho saputo che ogni 4.371 giovani che provano a sfondare nel calcio soltanto uno arriva in Serie A. Io in casa ne ho addirittura due, non posso che essere felice di questo grande risultato".

Suo nipote Federico gioca nel Bologna, squadra per cui lei tifa.

"Sono tifoso rossoblù dal 1965, avevo degli zii in città in quegli anni e mi affezionai ai colori. Oggi sono ancora sostenitore del Bologna e soprattutto di Federico".

Pochi chilometri più in là c'è Eusebio con il Sassuolo...

"Ha fatto grandi cose con questa società, è riuscito a raggiungere l'Europa League per la prima volta nella sua storia. Eusebio è sempre stato molto ambizioso, quando giocava nel Piacenza stava bene nell'ambiente ma voleva provare a vincere un trofeo e a raggiungere la Nazionale. L'azzurro lo raggiunse lì ma per vincere il campionato andò a Roma e riuscì a crescere ulteriormente".

Quindi la Fiorentina potrebbe essere una buona opportunità per la sua crescita da allenatore?

"Firenze è una città meravigliosa che ha tante opportunità. Ho letto di questo interesse così come stamattina sui giornali leggevo della Roma. Sicuramente la Fiorentina sarebbe una grande opportunità per lui, un'occasione importante. Eusebio è anche molto riservato sulle sue cose quindi non racconta a nessuno ciò che succede (sorride ndr). Dovesse concretizzarsi questa situazione sarei molto felice".

Suo figlio è rimasto legato all'Abruzzo, la terra di origine?

"Legato? Torna tutte le settimane. Qui sono rimasti suo figlio minore che fa il liceo e la moglie. Domenica, dopo la partita con la Fiorentina tornerà qui da noi e martedì sarà di nuovo in Emilia-Romagna per dirigere l'allenamento".

Magari la richiamerà proprio quelle ore...

"(risata ndr)"

E pensare che avrebbe potuto fare anche altro nella vita...

"E' vero: quando smise di giocare tornò a casa per occuparsi del suo stabilimento balneare. Poi arrivò la chiamata della Roma dove andò a fare il team manager. Dopo un po' di tempo si rese conto che però quel ruolo richiedeva troppo poco impegno, sentiva 'la mancanza del rettangolo di gioco' come mi diceva lui. E' riuscito a rientrare nel calcio in un ruolo determinante e si sta togliendo tante soddisfazioni".

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