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“Della Valle, adesso giù dall’Aventino” Rialti scrive per ViolaNews

Il punto del noto giornalista fiorentina tra il caso Borja, la restaurazione e l'Aventino dei Della Valle

Alessandro Rialti

Lasciare prima possibile l’Aventino e tornare a Firenze, presto, subito meglio. I Della Valle forse non se ne sono accorti ma in città si sta scollando molto. Colpa loro? Colpa di Corvino? Colpa di Sousa e dei giocatori? Colpa di chi non sa aspettare? Chi sono i veri picconatori che con grande lena stanno provando a ridurre in macerie il sogno calcistico della città? Una cosa è certa: uno striscione al giorno non leva sicuramente di torno la preoccupazione, anzi ne è lo specchio efficace. Lenzuoli preparati dagli amici di Borja Valero? Possibile, ma con precedenti storici: gli amici di Prandelli, gli amici di Montella, gli amici di Gonzalo Rodriguez, gli amici di Paulo Sousa. Tanti, troppi.

IL CASO BORJA - Fra una smentita e un’altra l’addio di Borja Valero, che ai più pare già sul treno per Milano sponda Inter, sta diventando una barzelletta. Anche se c’è poco da ridere. Basterebbe un’ora, anche meno, a Firenze por rendersi conto che lesnagliature sono evidenti. Borja fin’ora non ha parlato, almeno ufficialmente, ma in città girano parole come trottole. E nessuno si prende responsabilità, anzi tutti le appiccicano addosso all’altro. Il giocatore come lo stesso Gonzalo aveva sussurrato malessere. Ricordate? La conferenza stampa dell’argentino? Con tutti i compagni? Ricordate quella di Sousa con i suoi collaboratori? E pensare che qualcuno aveva raccontato di Fiorentina unita, coesa. Certo: nelle divisioni.

RESTAURAZIONE - E’ solo una nostra impressione, ma quello che sta succedendo a Firenze è una sorta di...restaurazione. La società si sta riprendendo la squadra viola? Meglio sarebbe stato dire subito come stavano le cose: Per inaugurare il nuovo ciclo sono state scelte solo persone «contente di rimanere in viola». Dunque vendere tutti o quasi, appunto una restaurazione eliminando quello che per comodità abbiamo definito il «cerchio iberico»? Però con un ma...«senza imporre cessioni, senza mettere nessuno sul mercato». E’ questa la posizione della società, ma non è poi così inattaccabile. Perchè i diretti interessati, appunto Borja in prima persona, mica si sono presi responsabilità, facendo capire che saremmo davanti a un gioco delle parti. Tutti zitti. Come si vede comunque una vicenda sgradevole, che sospettiamo possa regalare altre «conferenze» stampa e altre «verità».

NESSUNA PROROGA - Pensate che una situazione come questa possa essere affrontata restando sull’Aventino o parlandosi attraverso video-conferenza? Pensate che possa essere il solo Corvino a sostenere l’onere della prova? Supponete che i nuovi arrivati Antognoni e Salica possano accontentare la voglia di chiarezza della città? O che al tutto possa pensare Mario Cognigni, il presidente esecutivo? La nostra convinzione è che non sia più procrastinabile il faccia a faccia con i Della Valle. La Fiorentina è loro, l’hanno presa dopo un fallimento, avevano promesso e mantenuto di riportarla in serie A e anche in Europa, ora però devono portarla fuori dal mare dei veleni che adesso la circonda, magari non lesinando la voglia di rilancio che tutti hanno.

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