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Cristoforo, il ritorno: un po’ rinunciatario e impreciso, con qualche sprazzo

Pioli ha scelto l'uruguaiano per sostituire Badelj contro il Chievo

Giacomo Brunetti

"Non scendeva in campo dal 22 ottobre scorso, quando a Benevento totalizzò otto minuti in campo. Per vederlo con la maglia da titolare, invece, bisogna scavare fino alla stagione precedente a quella, difficilissima e arida, che sta attraversando attualmente l'uruguaiano. Sebastian Cristoforo vince il ballottaggio con Bryan Dabo per sostituire lo squalificato Milan Badelj: Pioli sceglie un giocatore dalle caratteristiche maggiormente simili a quelle del croato. Il ritmo e la tecnica, però, appartengono a categorie diverse. E non riesce a lasciare un segno positivo: probabilmente, questa assenza così prolungata non lo ha neanche agevolato.

"Talvolta rinunciatario, quando predilige il passaggio all'indietro a una sortita avanzata. Impacciato in più di un'occasione, il primo tempo non è sicuramente sufficiente, anche se non incappa in errori da matita rossa, salvo qualche buon lancio. E nella seconda frazione il vento non cambia anche se l'impegno per Cristoforo non manca. Al 70', Pioli lo sostituisce con Dabo: pentito? No, a giudicare dalla prestazione del francese.

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