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Crisi e fichi secchi. Sousa c’è o si è spento? Il punto di Rialti per Violanews

Il giorno dopo la brutta partita della Fiorentina Alessandro Rialti si interroga su cosa non sta funzionando nella società viola con una sola eccezione

Alessandro Rialti

Impossibile nascondere, oggi, la testa come fossimo struzzi: è crisi. Autentica e in tutte le strutture viola. Dal tecnico alla società, fino ai singoli calciatori. Per una volta l’unica cosa che funziona è la comunicazione. Intesa come iniziative, presenza dove c’è la storia viola. Ma tutto il resto è da paura. Autentica.

Ci torna alla mente l’anno dell’addio di Prandelli. Con la Fiorentina che si interroga: «Ciclo chiuso o ciclo aperto?». Decise che il ciclo era ancora aperto, si affidò al giovane Mihajlovic e sono stati due anni prima grigi e poi nero notte. Oggi la stessa domanda. La Fiorentina portoghese è «deceduta» a gennaio con Sousa depresso quanto il mercato dei Della Valle? E’ presto per dirlo, ma ora i dubbi sono legittimi. E poi, Sousa è ancora quello del girone di andata o si è spento con gennaio, le uova, le omelette e il quinto posto.

Non basta sottoporsi a una serie infinita di selfie, come non basta alla società essere finalmente attiva e presente alle commemorazioni del passato. Non sappiamo se cambiare oggi Sousa possa servire a rivitalizzare l’ambiente, però non siamo neppure così sicuri che Paulo abbia in mano la squadra.

Eccoci al tema più delicato: la Fiorentina è ancora coesa strettamente oppure si sta disfacendo? A guardarla con Roma e Milan ci era apparso di sì, con Torino e Atalanta assolutamente no. Come sempre saranno i prossimi match a far pendere le convinzioni da una o l’altra parte. Slovan, Cagliari, Crotone spiegheranno di più. Però Firenze deve mettere tutto in preventivo, anche la necessità di ricorrere a una scossa generale dell’intero ambiente e a provare a cambiare dove è possibile cambiare, limitarsi alle dichiarazioni ottimistiche non basta.

Che tutto questo sia di monito a tutti, per primi ai Della Valle, pensare di essere più furbi degli altri è la peggiore delle convinzioni. Rimane tristissimo e pericoloso pensare di poter far festa con i fichi secchi.

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