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“Ciclo finito”. L’editoriale di Alessandro Rialti per Violanews.com

"Il ciclo della Fiorentina di Pauolo Sousa è finito. inutile provare a rianimarla praticandole anche la respirazione bocca a bocca, non si riprende"

Alessandro Rialti

FIRENZE - Il ciclo della Fiorentina di Pauolo Sousa è finito. inutile provare a rianimarla praticandole anche la respirazione bocca a bocca, non si riprende. Questo non vuol dire che dalle «spoglie» di quella squadra viola non sia ancora possibile rintracciare una stilla di energia per tentare un ultimo aggancio alla zona-Europa o che al suo interno non ci siano i cromosomi per una rinascita. Ma la struttura di questo gruppo violo si è totalmente sfasciato. Resta il ricordo della sua nascita, con Montella, quando i tempi li dettava Pizarro, quando verticalizzavano Aquilani e un Gonzalo ancora fresco e motivato, quando all’ala c’erano Pasqual e Cuadrado (poi Joaquin e Salah), quando ancora resistevano sogni e speranze. Da due anni quella Fiorentina è stata picconata. Nesssun investimento dai Della Valle, anzi solo rientri economici. Nessun potenziamento tattico considerato che Sousa (esperienza zero) si è limitato a gestire quel che restava. Sì, fine di un ciclo che poteva essere davvero importante se solo la Proprietà c’avesse creduto completamente. Fine di un ciclo parzialmente mascherata grazie ai ragazzi ex-pianticelle, Bernardeschi e Chiesa su tutti e a qualche intuizione sul mercato (da Alonso a Kalinic). Fine, a Roma la cosa è stata trasparente. Sousa che da uomo solo al comando è diventato uomo solo al disarmo. Badelj, Gonzalo, pure Borja ammutoliti, ex eroi che passeggiano tristi sul campo. Fine per inaugurare cosa? Eccolo il vero tema, verificata la «dipartita» che cosa intendono fare i Della Valle? Aspettare il progetto esecutivo del nuovo stadio e poi vendere? Oppure inaugurare il varo della nuova Fiorentina yè yè? Comunque che dopo il constatato decesso si muova qualcosa. Iniziando dal muovo allenatore che sarà deciso da Corvino. Da prendere prima possibile, perché ci sarà da ricostruire moltissimo. Assolutamente necessaria la chiarezza, anzi la trasparenza. Saluti ai partenti? Sì, forse, certo che la gara di Roma, senza dignità, non incoraggia festeggiamenti.

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