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Chiesa, Orsato e tacchi a spillo

FLORENCE, ITALY - JANUARY 29: Federico Chiesa of ACF Fiorentina celebrates after scoring a goal during the Serie A match between ACF Fiorentina and Genoa CFC at Stadio Artemio Franchi on January 29, 2017 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

In tre parole la sintesi di una gara che la Fiorentina ha gettato al vento.

Saverio Pestuggia

Molti si staranno chiedendo il significato del titolo. Ebbene ho voluto estremizzare con tre concetti il commento della partita che la Fiorentina ha letteralmente buttato alle ortiche perdendo un'occasione più unica che rara di bussare alle porte del cielo (leggi Bob Dylan).

Fattore numero 1 CHIESA - Federico Chiesa è stato a mio avviso ancora una volta il migliore dei viola. Non ha fatto tante azioni pericolose, ma quando c'è riuscito è sempre risultato imprendibile per Laxalt e compagni e complicato per Lamanna. Il ragazzo ha uno scatto bruciante, una rapidità di tiro impressionante e una caparbietà ammirevole. Non si da mai per vinto fino a quando l'azione non giunge a termine. Se aggiungiamo che calcia anche con discreta potenza e precisione il dado è tratto.

Fattore numero 2 ORSATO - L'ineffabile signor Orsato di Schio ha mostrato agli spettatori un arbitraggio molto più che all'inglese lasciando correre spesso, ma sorvolando anche sulla quantità di falli commessi da Burdisso e Simeone che già ammoniti avrebbero potuto lasciare il campo prima del tempo. Sul rigore non mi esprimo non avendo potuto rivedere in lungo e largo l'azione che ha portato al penalty con espulsione di Bernardeschi. Credo però che addossare al direttore di gara le colpe del pareggio sia troppo riduttivo.

Fattore numero 3  TACCHI A SPILLO - Ovvero il modo con cui la squadra viola ha giocato dopo aver raddoppiato nel secondo tempo e dopo aver sbagliato due reti già fatte. La squadra in toto ha giocato per piacersi e non per vincere, per guardarsi allo specchio e dirsi 'come siamo bravi'. Tacchi, veroniche e sombreri come se piovesse e intanto il Grifone tornava in partita pareggiando,  ma la squadra ha continuato a giocare come se dovesse partecipare ad un concorso di ballo e non ad una gara di Serie A. Il calcio, cari amici, si gioca con le scarpette con i tasselli (che possono anche fare male) e non con il tacco 12. Io non ci ho mai provato, ma dicono che non siano le calzature ideali... Torniamo sulla Terra e pensiamo a Pescara ma l'impressione è che oggi la Fiorentina abbia votato per la Brexit, ovvero l'uscita dall'Europa proprio come il popolo inglese fece qualche mese fa.