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Bucciantini a VN: “Fiorentina: non si può vivacchiare fino alla semifinale. Per la panchina consiglierei…”

Violanews ha parlato in esclusiva con il noto opinionista Marco Bucciantini

Iacopo Nathan

Il giorno dopo la brutta vittoria esterna in casa del Cagliari, che ha forse definitivamente estromesso la Fiorentina dalla corsa Europea, abbiamo parlato in esclusiva con il noto opinionista Marco Bucciantini, per tentare di fare chiarezza sul presente e sul futuro della squadra viola.

La sconfitta di ieri fa molto male, come si prosegue la stagione?

"La Fiorentina è uscita molto male dalla partita di ieri. Il Cagliari ha fatto meglio dal punto di vista atletico e agonistico, il centrocampo viola avrebbe dovuto imporsi con la tecnica ma non ci è riuscito. Principalmente sono mancati il palleggio e i passaggi di Gerson, Norgaard e Benassi, e anche dietro (specie Milenkovic) c'è stata poca pulizia nei disimpegni. Con gli attaccanti che si sono mossi poco per troppi minuti, la Fiorentina si è trovata a dover giocare una partita soprattutto fisica, di lotta e duelli, e il Cagliari si è imposto: lo voleva più dei viola. Certo, la Fiorentina si deve preparare per la semifinale di ritorno, una gara decisiva, contro una squadra come l'Atalanta che fa tutto molto bene, con i suoi punti di riferimento, con le sue certezze, e servirà giocare bene alla squadra di Pioli. Ma per giocare bene quella partita serve arrivarci con le convinzioni che solo il campo può dare. Non si può vivacchiare un mese e poi sperare d'inventarsi la partitissima a Bergamo. Ieri la Fiorentina ha fatto una brutta partita, la seconda di fila, dopo un periodo in cui ha giocato bene raccogliendo poco, sopratutto facendo troppi pareggi, che è il problema di quest'anno."

Proviamo ad andare avanti ed ipotizzare il futuro della Fiorentina? Confermeresti Pioli?

"Parlare adesso di futuro è ingiusto e rischioso: crea distrazione e alibi. Sarà decisivo e qualificante il finale di stagione, che può ancora dire molto, dare perfino un trofeo, cosa che ancora manca alla storia dei Della Valle a Firenze. Ci sono dieci partite di campionato, quindi trenta punti in ballo, più una semifinale di Coppa ed una eventuale finale. Come non si può bocciare un alunno a marzo senza interrogarlo le ultime volte, anche un alunno deludente (soprattutto se ha qualche buon argomento da giocarsi) non si può ancora sentenziare su questa Fiorentina senza aspettare la fine. E con questo Chiesa, con Muriel, con Veretout, ritrovando solidità difensiva, la Fiorentina può fare qualcosa. Le avversarie in Coppa sono tutte superiori, lo dimostrano le classifiche recenti, ma sono tutte vicine: lo dimostrano le partite giocate contro queste squadre. Sulll' allenatore: se a settembre ci sarà ancora Pioli, magari perché ha vinto la Coppa, sarebbe un gran finale... Ne sarei due volte felice. Anche per lui sono significativi questi due mesi. Io resto convinto che in un'avventura calcistica la cosa più importante sia la proprietà. Il resto spesso è conseguenza della forza di una società. La volontà dei Della Valle mi interessa assai più del nome dell'allenatore. Ma se Pioli o la società avessero voglia di lasciarsi, e premettendo che adoro Giampaolo (ma per me resterà a Genova) e m'incuriosisce De Zerbi, azzardo una mia preferenza: Marco Rose, l'allenatore del Salisburgo. In questi anni sta facendo molto bene, ha mostrato bel gioco, arrembante, coraggioso, ha fatto crescere tanti giovani, diciamo che è un Gasperini d' Austria, anche per la notevole condizione atletica che sembrano sempre avere i giocatori del Salisburgo."

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