esclusive

Bergomi a VN: “Inter-Fiorentina? Partita tosta per entrambe le squadre. San Siro accoglierà bene Pioli”

"Per squadre del calibro, ad esempio, di Fiorentina, Torino e Sampdoria - che in passato hanno vinto - quello di adesso è un calcio difficile. Il Leicester è stato un caso isolato. Corvino si tenga stretto Chiesa, il futuro della Fiorentina"

Stefano Niccoli

Dopo Roma, Milan e Juventus, un altro big match per la Fiorentina alla prima giornata di campionato: questa volta contro l'Inter, domenica 20 agosto a San Siro. Per commentare questa tematica e non solo, Violanews.com ha intervistato Giuseppe Bergomi, ex difensore nerazzurro, campione del mondo 1982, attuale opinionista di Sky Sport.

"Sarà una partita dai tanti spunti. Secondo me Pioli ha fatto bene all'Inter. Fino a quando ha potuto lavorare bene con il gruppo, con le giuste motivazioni, ha portato la squadra in alto. I tifosi lo rispetteranno e gli faranno un bell'applauso perché ha lasciato un ottimo ricordo. E poi ci saranno Borja Valero e, forse, Vecino contro la Fiorentina. Già in passato due giocatori della Fiorentina sono passati all'Inter insieme: Nicola Berti e Ramon Diaz. Vincemmo lo scudetto quell'anno (stagione 1988-89, ndr). Il punto è che entrambe le squadre iniziano subito con una partita tosta. Per la Fiorentina sarà una trasferta difficile, l'Inter avrebbe potuto avere un avvio più morbido visto il debutto in casa".

E' la quarta volta consecutiva che la Fiorentina gioca contro una big alla prima di campionato: Roma, Milan, Juventus e Inter. C'è anche un po' di sfortuna.

"Capisco cosa provano i tifosi (ride, ndr). Partire così non è mai facile, ma le prime partite sono sempre insidiose per tutti quanti, non è mai scontato nulla".

Si inizierà a vedere di che pasta è fatta la Fiorentina, anche se al momento i viola sono un cantiere a cielo aperto. I nuovi giocatori arrivati sono sconosciuti o poco conosciuti.

"E' vero. Per squadre del calibro, ad esempio, di Fiorentina, Torino e Sampdoria - che in passato hanno vinto - quello di adesso è un calcio difficile. Il Leicester è stato un caso isolato. Capisco l'amarezza dei tifosi. Lo dice anche Mourinho: i prezzi sono troppo gonfiati. Per queste squadre diventa difficile competere. Adesso le società devono essere brave e intelligenti nell'andare a prendere giocatori da valorizzare in casa propria. Corvino lo può fare, in più si deve tenere stretto Chiesa perché è un ragazzo dal grande avvenire, in questo momento rappresenta il futuro della Fiorentina".

Che idea ti sei fatto della situazione turbolenta in casa Fiorentina?

"Seguivo la Fiorentina in Europa League nel primo anno di Sousa. Quella viola era la squadra che giocava il miglior calcio d'Italia insieme al Napoli. Poi, pian piano, le cose si sono deteriorate. C'è stata una crisi di risultati, ma anche di ambiente che ha portato ad una situazione delicata che ha fatto sì che la squadra non si esprimesse al massimo. Inoltre alcuni giocatori, chi per un motivo, chi per un altro, hanno deciso di lasciare la Fiorentina o sono sul piede di lasciarla. Bisogna far digerire questa situazione ai tifosi cercando di reinvestire i soldi su giocatori giovani".

A tal proposito si parla di Simeone come possibile sostituto di Kalinic.

"L'anno scorso ha fatto bene a Genova. Mi piace, è un attaccante di movimento, ha coraggio e una buona personalità. Se dovesse arrivare a Firenze, potrebbe fare bene".