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Basanta a VN: “Fiorentina, ti meriti la Champions. Vi racconto il mio addio”

L'ex giocatore della Fiorentina torna sul suo anno a Firenze: "Un figlio e il gol alla Roma, che gioie. Apprezzo Sousa, con me è sempre stato chiaro"

Redazione VN

E' rimasto a Firenze per una sola stagione, alternando ottime prestazioni a fasi di incertezza. Eppure, vedendo il numero risicato di difensori a disposizione di Paulo Sousa ad agosto, la partenza di Josè Maria Basanta lasciò abbastanza sorpresi. Alla fine il suo posto è stato preso, di fatto, dal rientrate Roncaglia e lui si è accasato al Monterrey, squadra nella quale militava già prima di arrivare alla Fiorentina.

La redazione di Violanews.com lo ha contattato in esclusiva per tornare sugli ultimi giorni in viola e per capire cosa ne pensa lui adesso della Fiorentina, direttamente dal Messico.

La Fiorentina si trova in una posizione di classifica ottima, te lo saresti aspettato? 

"I viola stanno facendo bene proprio come è successo negli ultimi anni. Spero veramente che possano arrivare in Champions League, se lo meritano. Non sarà facile, ma ha ottimi giocatori per poter lottare fino all'ultima giornata. Mi sento anche adesso con qualche mio ex compagno, soprattutto con Mati Fernandez e Gonzalo Rodriguez".

Prima di tornare in Messico hai potuto parlare con Sousa: che rapporto c'è stato con lui?

"E' stato molto buono. Lui con me è sempre stato chiaro e questo l'ho apprezzato. Ho deciso di andarmene per avere la possibilità di giocare con maggiore continuità".

La decisione finale di lasciare Firenze quindi è stata presa di comune accordo.

"Ho pensato alla mia famiglia e alla mia carriera. Adesso grazie a Dio sto giocando spesso, così sono riuscito a trovare esattamente quello che volevo".

Quanto ti è dispiaciuto lasciare l'Italia?

"Non saprei dirti se è stato triste. Preferisco dire che a Firenze ho passato un anno bellissimo, e l'idea iniziale era quella di poter rimanere ancora. Nella vita poi si devono prendere delle decisioni e ho optato per tornare là dove sono stato per molto tempo. Forse se Montella non se ne fosse andato le cose sarebbero diverse. Con lui ho avuto molte chance, ma la conclusione è stata un'altra".

Dicci qual è il tuo ricordo più bello con la maglia viola

"Professionalmente direi il gol segnato alla Roma negli ottavi di finale di Europa League. Avevamo bisogno di quella vittoria, fu molto importante sia per me che per il resto del gruppo. Ma se guardo a livello personale, a Firenze è cambiata la mia vita. Lì è nato mio figlio, una delle cose più belle della mia esistenza".

Cosa c'è nel tuo futuro, magari un ritorno in Italia?

"Penso esclusivamente a giocare una grande stagione con il Monterrey e a dare tutto sul terreno di gioco. A giugno tireremo le somme e decideremo il da farsi".