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Agroppi a VN: “Allenatori come il vento. Sousa? Lo stimo per aver litigato con Lippi”

L’ex mister viola: “Io ho fatto il tifo per Sousa perché litigò con Lippi. Panchina viola? Viene data troppa importanza alla figura del tecnico...”

Paolo Mugnai

In quel campionato la Fiorentina vinse con Juventus, Milan e Inter. Contro i nerazzurri, i viola dominarono il 3 novembre del 1985 a Firenze per 3 a 0 con la doppietta di Passarella e la rete di Berti. A proposito di quel gol, così lo ricorda a Violanews l’allenatore di allora al suo primo anno sulla panchina viola, Aldo Agroppi:

“Quel gol di Berti fu una galoppata incredibile, superò il terzino e infine piazzò in porta con un pallonetto a superare Zenga ma fu tutta la stagione incredibile, raggiungemmo la coppa Uefa arrivando quarti pur giocando con due attaccanti che fecero solo 8 gol e il capocannoniere fu Passarella; in quell’anno non perdemmo una partita in casa e giungemmo in semifinale di Coppa Italia”.

Quindi fu la maggiore soddisfazione come allenatore?

“A livello personale senz’altro la vittoria con la Juventus, in cui tra l’altro segnò di nuovo Berti oltre a Passarella”.

Impossibile dimenticare, infatti, la corsa in campo del tecnico di Piombino a festeggiare il successo. Siamo al termine del biennio di Sousa, un giudizio complessivo?

“Non penso che ci siano più le possibilità che Sousa rimanga a Firenze ma è giusto così perché è un interesse comune lasciarsi, per l’allenatore e la società. Se rimanesse, sarebbe ricominciare il campionato con delle contestazioni; a sua volta lui sa che deve ritrovare nuovi stimoli da un’altra parte. Nel complesso non credo proprio che la società sia soddisfatta perché il traguardo prefissato non è stato raggiunto, a causa di troppi alti e bassi durante il campionato. Si sono alternate grandi prestazioni ad altre mediocri. Per raggiungere certe posizioni di alta classifica la squadra andrebbe rinforzata. Io comunque ho fatto il tifo per Sousa perché a suo tempo litigò con Lippi, ma ho potuto fare solo questo”.

Dunque quale allenatore è quello giusto per la prossima stagione?

“Date tutti troppa importanza all’allenatore. Pensate a Ranieri che quest’anno per poco retrocedeva dopo quello che aveva fatto l’anno scorso. Gli allenatori sono come il vento. Un anno vincono e un altro perdono. Gli allenatori una volta sono forti, un’altra no. Sono i calciatori che vincono, con una società forte alle spalle, non l’allenatore che fa soprattutto lo psicologo, ma tu lo hai mai visto segnare un allenatore? Io no. Sacchi, dopo il Milan che ha fatto?”