calciomercato

Kalinic, l’ultima fregatura dalla Fiorentina alle italiane! E quando la Juve prese Melo…

Comprare dalla Fiorentina è sempre rischioso, specialmente per le italiane

Redazione VN

"Ne ha inventate di tutti i colori, Nikola, per lasciare la Fiorentina in estate. E tutte quelle strategie, a quanto pare, sembrano essersi ritorte contro. Ultimo, in ordine di tempo, l’allontanamento dal ritiro della Croazia in Russia, per la rassegna iridata, da parte del Commissario Tecnico Zlatko Dalić. Ma non solo, perché l’annata con il Milan non è stata certo dorata e i rossoneri, se arrivasse il giusto acquirente, potrebbero disfarsi senza problemi dell’attaccante voluto da Montella.

"Ma non è la prima volta che la Fiorentina, a suon di milioni (venticinque, quelli per il croato) cede un proprio pezzo pregiato che si rivela poi una fregatura per l’acquirente. Accadde, ad esempio, con Felipe Melo, venduto per la stessa cifra di Kalinic alla Juventus nel 2008, dopo una stagione in maglia viola. L’epilogo lo conosciamo tutti. Poi è stato il turno di Adem Ljajic, alla Roma, nel 2013, per undici milioni più bonus. Due stagioni, poi il prestito all’Inter e, infine, il passaggio al Torino.

"Proprio i nerazzurri, in estate, hanno pagato la clausola di Matias Vecino: ventiquattro milioni di euro – di cui tre finiti nelle casse del Nacional – per l’uruguaiano, tanto voluto da Spalletti insieme a Borja Valero. Ecco, sia Vecino che lo spagnolo non hanno certo impressionato, perdendo progressivamente il posto e guadagnandosi le critiche dell’ambiente calcistico. Insomma, comprare dalla Fiorentina è sempre rischioso. A volte, però, vedi Bernardeschi, è un affare.