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Squadra e titolo sportivo al Comune: 10 anni fa successe veramente a Firenze!

Esattamente 10 anni fa l'Everlast-Mabo, la più importante squadra di basket di Firenze di quel periodo, finì la sua esperienza ed il titolo passò al Comune di Firenze per volere dei proprietari

Roberto Vinciguerra

Tratto da "LA NAZIONE" dell'11 maggio 2007

La Firenze del basket rischia di tornare nell’oblio e nella mediocrità di tre anni fa. Alessandro Bastagli, per l’Everlast, e Roberto Falsini, per la Mabo, dopo sei ore di riunione hanno deciso di dire basta e di riconsegnare società e titolo sportivo — B d’Eccellenza — al Comune di Firenze. Una mossa forte, arrivata a sorpresa, slegata, però, dalle recenti delusioni agonistiche, che fanno comunque parte del gioco.

"Gli sponsor Everlast e Mabo — si legge nel comunicato ufficiale —, dopo un attento esame della situazione, alla presenza del presidente della società Pool Firenze Basket, Alessandro Casalini, con grande dispiacere hanno verificato l’assenza dei presupposti minimi per poter dare continuità al progetto che intendeva riportare Firenze ai massimi livelli nel basket. E’ stato concordato con l’assessore allo sport Eugenio Giani un incontro per martedì, nel corso del quale definire le modalità di riconsegna del titolo sportivo di B d’Eccellenza alla città di Firenze".

I motivi che hanno spinto i due imprenditori a uscire di scena è stato lo stesso patron dell’Everlast, Alessandro Bastagli a spiegarli. "Se si vuole fare un salto di qualità è necessario farlo tutti insieme. E’ impensabile che una squadra che punta a qualcosa di importante, senza scendere in altri dettagli, debba fare i salti mortali per allenarsi e che non abbia un impianto a disposizione. Quando parlo di partecipazione, mi riferisco all’attenzione che si dovrebbe avere verso chi fa sport ad alto livello. Il coinvolgimento deve essere di tutti, perchè le squadre sono un patrimonio della città: per questo che riconsegnamo il titolo a Firenze, ai tifosi e agli sportivi".

Decisione maturata con grande disagio. "Esco da questo sport con sofferenza perchè mi ha proprio appassionato e, in famiglia, ha coinvolto anche i miei figli, i primi tifosi della squadra. C’è tanta amarezza, ma allo stesso tempo l’orgoglio di aver ridato dignità alla società che adesso diventa appetibile per chi vorrà subentrare, visto che è pulita. E’ una magra soddisfazione, lo capisco, ma noi abbiamo sempre rispettato gli impegni. Ripeto, smettere è una grande amarezza perchè abbiamo sempre cercato di fare il massimo, compreso, alla vigilia dei play off, provare a prendere in prestito da Livorno Tommaso Fantoni, e non lasciare niente di intentato. Comunque andrà, sarò il primo tifoso della squadra, se avrà, come mi auguro, un futuro, perchè il basket mi piace davvero".

La sensazione, in altre parole, è che il 'piano triennale' di Bastagli (al quale si è aggiunta la Mabo quest’anno) sia proprio arrivato al capolinea, salvo sorprese che possono arrivare solo dal Comune. E proprio all’amministrazione, che a questo punto ha in mano il pallino del gioco, spetta l’ultima parola sulla vicenda. Resta da capire quali siano i presupposti minimi (che mancano) tirati in ballo nel comunicato.

"In questo momento — ha detto a caldo l’assessore Giani — mi sento di ringraziare Bastagli e Falsini per il contributo che hanno dato e per quello che hanno fatto per il basket, consolidando la società, soprattutto sotto il profilo economico. Quello di portare il titolo al Comune è un atto di grande correttezza, che conferma la statura morale dei due imprenditori. Come amministrazione abbiamo apprezzato che non sia stato fatto, come in altre città, una speculazione sul titolo sportivo. E’ chiaro che spero in un ripensamento e martedì cercherò di capire meglio i termini della questione e se, soprattutto, esistono spazi di manovra. Mi auguro davvero che ci siano".