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Rialti: “Tristezza di base incredibile, ma non si può lasciare sola la squadra”

"Visto che i Della Valle stanno sull'Aventino, proviamo noi a trovare un minimo comune denominatore. Chiediamo noi delle cose"

Redazione VN

La firma del Corriere dello Sport-Stadio, Alessandro Rialti, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno: "C'è una tristezza di base incredibile. Premesso che chi andava allo stadio domenica prendeva secchiate d'acqua e che c'era uno sciopero dei tifosi in atto, c'erano meno di 20.000 spettatori. Questa è una squadra che nasce con la necessità di recuperare 40 milioni sul mercato, di ridurre del 30% gli ingaggi, di abbassare l'età media e trovare italiani e in questa situazione l'allenatore sta facendo quello che può e la squadra ci prova, ci provano sia i giocatori con qualità come Veretout ma anche i giocatori meno forti, facendo il massimo, anche se per molti è il minimo.

Io sono attonito, uno può essere scontento dei cori contro o convinto di aver fatto il massimo di quello che può, ma non si può lasciare la squadra sola. Ci viene detto che la famiglia Della Valle s'informa via telefono, ma è come mandare un figliolo al mare con le suore: almeno ogni tanto lo chiami. Ci sta che aspettino una decisione sullo stadio. Visto che stanno sull'Aventino, proviamo noi a trovare un minimo comune denominatore. Chiediamo noi delle cose: c'è un problema presidente, vedi gli striscioni. Cognigni potrebbe andare altrove e promuovere Salica e Antognoni, che capisce i tifosi. Prendano poi un dg che curi la parte amministrativa. E tanto che siamo a chiedere, a gennaio con i 42 milioni avanzati diano a Pioli cosa gli serve".

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