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“In vacanza con 300 euro”. Così l’ex viola finisce al centro della presunta combine

Gli inquirenti sono convinti che il Saragozza abbia versato cash quasi un milione di euro al Levante per farsi battere

Redazione VN

Secondo quanto rivelato con dovizia di particolari da Marca in edicola oggi, ci sono anche l'ex portiere viola Gustavo Munua ed il laziale Felipe Caicedo nella lista di 41 persone indagate nell'ambito del maxi-processo legato a Levante-Saragozza, partita di Liga giocata nella stagione 2010-2011 e da tempo finita nel mirino degli inquirenti per un presunto caso di combine.

Siamo al 21 maggio 2011, ultima giornata di campionato. Il Levante, già salvo, riceve il Saragozza, terzultimo e alla disperata ricerca di punti per restare in Liga. Gli ospiti vincono 2-1, si salvano e in Segunda va il Deportivo. Gli inquirenti sono convinti che il Saragozza abbia versato cash quasi un milione di euro al Levante per farsi battere, e che i soldi siano stati redistribuiti a giocatori e dirigenti. Munua e Caicedo compresi. La prova di tutto ciò? Secondo gli inquirenti basta confrontare la clamorosa differenza nelle spese dei giocatori da un'estate all’altra per andare in vacanza. Ed è proprio qui che balza all'occhio il nome di Munua: nel 2010 aveva speso ben 270mila euro, mentre l'estate successiva (dopo la presunta combine) solo 300 euro. Secondo chi conduce l'indagine questa sarebbe la prova che i giocatori avevano dei contanti liquidi sa spendere.

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