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Ognissanti viola: tutti quelli da invocare contro questa Roma da paura

Chiediamo un aiuto anche al cielo per fronteggiare i giallorossi. Tra il sacro ed il profano, ma soprattutto con quel tocco di leggerezza che speriamo venga colto da tutti

Alessio Crociani

Gioco, solidità difensiva ed un secco 3-0 al Chelsea, di quelli che non ammettono repliche. Altro che scherzetti, la Roma vista ieri sera all'Olimpico fa sul serio. Anzi, fa paura, giusto per rimanere in tema. E' il biglietto da visita dei giallorossi per la sfida del Franchi, con la Fiorentina che tenterà l'impresa di mettere il bastone negli ingranaggi di una squadra che, ad oggi, sembra avere davvero pochi punti deboli. Forse non basterà la prova gagliarda invocata ieri da Mencucci (LEGGI); per questo, nel giorno di Ognissanti, chiediamo un aiuto anche al cielo. Tra il sacro ed il profano, ma soprattutto con quel tocco di leggerezza che speriamo venga colto da tutti.

Lo chiediamo innanzitutto a Sant'Artemio, santo curatore dei disordini intestinali. Speriamo vivamente di non averne al triplice fischio finale di domenica prossima, ma prevenire è meglio che curare. Il riferimento va anche alla spinta del pubblico viola, quanto mai indispensabile in una gara che vedrà i ragazzi di Pioli partire psicologicamente e tecnicamente un passo indietro rispetto agli avversari.

Ci appelliamo anche a Santo Stefano. Non quello in cielo, ma in panchina. Perché servirà un mezzo miracolo per far tornare i conti in una formazione orfana di Thereau, Saponara e soprattutto di Laurini. Gaspar al posto dell'ex Empoli o uno tra Milenkovic e Pezzella adattato a destra? Per qualcuno meglio la difesa a tre. A Pioli l'arduo compito di prendere la decisione migliore a priori.

Restando ai santi in carne ed ossa, c'è anche San Federico, colui che dovrà nuovamente sobbarcarsi sulle proprie spalle la maggior parte delle speranze dei tifosi viola. E' il destino del predestinato, punta di diamante di una squadra a media caratura che è ancora alla ricerca della propria identità.

Mettiamoci pure quel San Culino tanto caro a Massimo Ferrero. Il 19 marzo scorso non bastò alla Sampdoria per evitare la sconfitta interna contro la Juventus, magari sarà più clemente con la Fiorentina. Una mano (forse anche due) è già arrivata contro il Torino, ma il bis, mettendo in conto anche le avversità subito contro l'Atalanta, sarebbe più che gradito.

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