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L’ex viola Amaral: “Chiesa può imitare suo padre”. E poi ricorda gli anni di Firenze

Il brasiliano racconta: "Canto sempre l'inno della Fiorentina, ho grandi ricordi. Sono felice per Antognoni"

Redazione VN

Vi ricordate l'ex mediano della Fiorentina Amaral. Il brasiliano ha parlato a tuttomercatoweb.com anche della squadra viola: "La seguo sempre con piacere e sono contento dei risultati conseguiti negli ultimi anni. Quando la Fiorentina venne a giocare in Brasile, due o tre anni fa, incontrai la squadra, conoscevo Neto ma tutti mi accolsero bene e mi regalarono anche una maglia. Questa Fiorentina ha una struttura societaria diversa da quella in cui giocavo io, noi non percepivamo neanche lo stipendio e poi è finita come tutti sapete. Adesso mi fa piacere anche di vedere Federico Chiesa, il figlio di Enrico: ho giocato con lui a Parma ed a Firenze, sono contento della bravura di suo figlio, che ricordo bambino e al quale auguro di arrivare alla Nazionale. Ce la può fare, sta dimostrando di avere talento e data l' età può andare molto lontano. Suo padre aveva il vizio del gol ma anche lui non scherza... Enrico scattava sulla fascia e scartava l'uomo, Federico fa lo stesso. É un giocatore veloce e quando tocca palla mette sempre in difficoltà gli avversari. Gli auguro che possa diventare ancora più forte di suo padre".

Cosa pensa del rientro di Antognoni in società?

"Sono contento del rientro di Giancarlo in quella che deve considerarsi casa sua. E’ stato una bandiera, ha scelto di rimanere in viola da giocatore e penso che meriti ampia considerazione. È stato lui a portarmi a Firenze e per questo gli sono molto grato".

Qual è il ricordo più bello della sua avventura a Firenze?

"Senz’altro la Coppa Italia vinta nella finale con il Parma. Sono orgoglioso di essere l’unico giocatore brasiliano ad aver vinto questo trofeo con la Fiorentina. Un ringraziamento particolare per questo lo devo al Prof. Alberto Andorlini che riuscì a rimettermi in condizione di giocare la Finale dopo un brutto infortunio e che abbracciai piangendo alla fine dell’incontro. È una persona che porto nel cuore. E ho un grande ricordo della città e dei tifosi. Ho molta saudade di quegli anni, del Maracanà dove andavo a ballare (una discoteca fiorentina dell'epoca, ndr), di piazza Duomo, dei maccheroni e della ribollita. In Brasile abbiamo grandi stadi ma c'è troppa violenza nelle tifoserie mentre il calore della Curva Fiesole e di tutto il Franchi con i suoi cori e le sue scenografie restano ancora nel mio cuore. Canto sempre "oh Fiorentina di ogni squadra ti vogliam regina" questa canzone mi piace tanto e spero di venire presto a Firenze a cantarla con i tifosi".

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