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Fiorentina, il tempo stringe: la priorità tra i pali è diventata emergenza

Meno 16 giorni al ritiro di Moena e tra un mese la squadra potrebbe ritrovarsi a giocare l'andata del secondo turno preliminare di Europa League...

Alessio Crociani

Da priorità ad emergenza il passo è breve. Basta sfogliare il calendario e dare un'occhiata alle regole del calcio per rendersi conto che la Fiorentina è già in ritardo sull'acquisto del nuovo numero uno. A meno che non sia al vaglio l'ipotesi portiere volante. Meno 16 giorni al ritiro di Moena, tra un mese la squadra potrebbe ritrovarsi a giocare l'andata del secondo turno preliminare di Europa League. E fra i pali chi mettiamo? Sicuramente non Sportiello, oggi ad un passo dalla Samp dopo il mancato riscatto. Neanche Cerofolini, che sarà impegnato con l'Italia U19 negli Europei di categoria. Dragowski? Può darsi, anche se la scelta sarebbe poco sensata e molto rischiosa, per mille motivi. Serve anche una riserva, quindi, oltre che un titolare.

Da qua la necessità di una mano dal mercato, una sorta di gioco dei quattro cantoni nel quale la Fiorentina rischia di rimanere in piedi. A meno che i nomi usciti non siano altro che fumo negli occhi e Corvino abbia pronto il coniglio da tirare fuori dal cilindro. Speriamo. Intanto di certo c'è che il costo e la concorrenza per Meret - a meno di clamorosi ribaltoni - hanno di fatto sopito ogni velleità viola. Pure le alternative al portiere dell'Udinese si stanno accasando altrove: Skorupski e Mirante si sono scambiati la maglia, Letica è un giocatore del Brugge e Rafael non può essere più di una buona riserva. Insomma, la situazione non è drammatica, ma se davvero dopo Meret&co. ci ritroviamo punto e a capo e l'obiettivo è portare a Firenze un estremo difensore di caratura superiore rispetto a quella di Sportiello, urge accelerare le operazioni.