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Fiorentina e Samp, il peso delle scelte: acquisti, monte ingaggi e bacino d’utenza a confronto

Poco più di due anni fa il punto massimo della Fiorentina dellavalliana in Serie A con lo 0-2 sui doriani, oggi le gerarchie sono profondamente cambiate

Alessio Crociani

Sampdoria-Fiorentina 0-2, ovvero l'apice massimo dei Della Valle in Serie A. Nel novembre 2015 erano undici le lunghezze in campionato che separavano la squadra di Sousa capolista da quella doriana decima in classifica. Il monte ingaggi viola di allora si assestava sui 46 milioni di euro, blucerchiati a quota 28 (fonte: La Gazzetta dello Sport). Oggi, dopo due anni abbondanti, i ruoli delle due squadre e delle società sono profondamente mutati.

La sliding door non ha un riferimento temporale ben preciso. Più che negli uomini, sta nella programmazione e negli obiettivi economico-sportivo fissati nell'arco ultimi 730 giorni. Vale comunque la pena dare un occhio al paragone tra le scelte fatte dal team viola composto da Cognigni, Corvino e Freitas e quelle del quartetto Romei, Osti, Pradé, Pecini per provare a capire - con qualche strumento in più - come mai al 22 gennaio 2018 la Sampdoria abbia nove punti in più ed una gara in meno rispetto alla Fiorentina. Senza contare lo scontro diretto a favore e soprattutto un entusiasmo che dalle parti di Firenze si trova solo nei ricordi. Il tutto con 37 milioni alla voce stipendi, solamente 2 più della Fiorentina e della Sampdoria 2016/2017.

Perché i soldi contano in questo sport, eccome se contano, ma non sono tutto. E' possibile crescere e togliersi delle soddisfazioni anche facendo di necessità virtù, con un bacino d'utenza addirittura inferiore a quello viola (indice a quota 3,67%, contro l'1,49% di quello doriano secondo le ultime indagini demoscopiche commissionate annualmente a Doxa, Fleed e Nielsen). Confrontiamo il saldo acquisti/cessioni delle due società, prendendo in esame l'ultimo mercato (riscatti futuri inclusi): +38,6 milioni quello della Samp, conseguenza dei 56,9 spesi e dei 95,5 incassati, +37,9 quello viola che ne conta 72,5 in uscita e 110,4 in entrata dalle vendite. Anche in questo caso, come per il monte ingaggi, le cifre sono più o meno paragonabili.

I blucerchiati possono vantare dalla loro un tecnico che ha già un anno di lavoro alle spalle a Bogliasco, oltre ad una formazione tipo più affiatata rispetto a quella della Fiorentina, ma al netto di tutto appare comunque evidente il peso delle scelte fatte in sede di mercato. Come quelle, ad esempio, che hanno portato Strinic (1 milione a stagione), Ramirez e Zapata a Genova e Biraghi, Eysseric e Gil Dias a Firenze. Giocatori diversi tra loro, vero, ma lo sono anche i moduli utilizzati da Pioli e Giampaolo. Senza contare i vari Schick, Skriniar, Torreira e Bereszyński, ovvero le scommesse fatte dalla Samp prima dell'estate 2017. Tutte vinte.

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