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Fiorentina, dall’azione alla gestione: imparare a governare la gara è l’unica scelta

La Fiorentina pecca nella gestione della gara dopo essersi portata in vantaggio. Pioli dovrà lavorarci, onde evitare altri assalti all'arma bianca

Redazione VN

Rivoluzionata e per certi versi rivoluzionaria. Efficace nell'azione, sì, un po' meno nella gestione. E' la Fiorentina di Pioli, squadra che a fine agosto aveva nella carta d'identità e nel curriculum il suo destino prossimo. "Servono tempo e pazienza", dicono, ma fino ad un certo punto. Perché se è vero che giocando (e sbagliando) si impara, dobbiamo anche prendere atto di certi limiti. Sono quelli palesati fino ad oggi in fase di palleggio, ad esempio, arma gettonatissima ai tempi di Montella e Sousa (che però avevano squadre dal tasso tecnico più alto rispetto a questa Fiorentina) quando si trattava di amministrare la partita. E che a questa Fiorentina manchi la fase di governo dopo aver sbloccato la partita a proprio favore, è chiaro.

È principalmente su questa lacuna che Pioli dovrà lavorare, onde evitare assalti all'arma bianca come quello subito domenica scorsa dall'Udinese. Quando la gestione della palla passa dal 74% del primo tempo al 38% del secondo - come è successo contro i bianconeri - è probabile che tu sia costretto ad abbassare pericolosamente il baricentro. Perché un calo nel possesso, quando sei in vantaggio, ci sta, un crollo può essere invece sintomo di un problema in fase gestionale. E l'ingresso di Vitor Hugo, idea provata negli ultimi minuti di gara anche contro il Bologna, non può essere altro che una soluzione palliativa.

Differenze meno marcate tra le due frazioni di gara si sono registrate contro Bologna e Atalanta, quando la Fiorentina, nel primo caso, è riuscita a ridurre il "tempo di sofferenza", mentre nel secondo – complice anche la rete del vantaggio in avvio di gara – si è ritrovata a dover contenere per quasi 70 minuti. Con una costante: il finale di gara in totale apnea, che a volte finisci per pagare a caro prezzo. Per questo servono alternative, da adottare soprattutto quando si affrontano squadre di livello pari o inferiore. A Benevento serviranno prima di tutto i tre punti, ma anche un passo in avanti sotto questo aspetto.

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