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BV 1964: Amichevole di lusso

Il Battito Viola di oggi

Redazione VN

L'ultima amichevole dell'estate viola 1964 venne disputata allo Stadio Comunale di Firenze tra la Fiorentina di Giuseppe Chiappella e la Lazio di Umberto Mannocci. Arbitrò l'incontro il signor Sabbatini di Finale Emilia. A pochi giorni dall'inizio del campionato la gara doveva servire al mister Chiappella per assemblare i vari reparti, ma soprattutto a mettere nelle migliori condizioni le due punte Orlando e Morrone. Queste le formazioni scese in campo. Fiorentina: Enrico Albertosi, Enzo Robotti, Mauro Matteucci, Giovan Battista Pirovano, Piero Gonfiantini (sostituito ad inizio ripresa da Ugo Ferrante), Rino Marchesi, Kurt Hamrin, Mario Bertini, Alberto Orlando, Renato Benaglia e Juan Carlos Morrone. Lazio: Cei, Zanetti, Marini (dal 46° Pagni), Governato, Dotti, Gasperi, Renna, Fascetti, Piaceri, Christensen, Bartù. In quella serata di mercoledì mite 2 settembre, nella prima fase di gioco poche le azioni di rilievo grazie anche al tatticismo difensivistico delle due squadre. La Fiorentina sembra contratta e ancora sottotono: l'unico che a più riprese si fa vedere sotto la porta avversaria è Kurt Hamrin. Al contrario la Lazio, più vivace, non riesce a passare in vantaggio solo per la bravura di Enrico Albertosi, che più volte evita il goal. Nella ripresa i viola ottengono un rigore per atterramento al limite dell'area di Orlando da parte di Zanetti: viene battuto da Hamrin ma il portiere laziale Idilio Cei intuisce la traiettoria e lo para. Il pubblico, che già nel primo tempo aveva manifestato il proprio disappunto rumoreggiando per l'atteggiamento rinunciatario dei viola, comincia a fischiare fino al termine della gara. I laziali cercano l'impresa per passare visto il momento di confusione dei viola ma inutilmente. Al 78esimo Pirovano passa un pallone ad Orlando che con una mezza rovesciata porta in vantaggio i viola. Il goal galvanizza la squadra gigliata che dopo sei minuti, all'84esimo, raddoppia grazie ad un secondo rigore per atterramento in area di Hamrin da parte di Dotti. Dal dischetto batte Marchesi che non sbaglia raddoppiando il vantaggio. La vittoria ottenuta solo nel finale di gara ha messo in evidenza pregi e difetti della squadra viola, ma in quello stesso anno successero importanti avvenimenti che serviranno a gettare le basi per il secondo storico scudetto.

Patrizia Iannicelli - MuseoFiorentina.it