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Ancelotti non si nasconde: “Al Napoli per vincere”. E De Laurentiis punge Sarri…

Conferenza stampa di presentazione per Carlo Ancelotti, accompagnato da Aurelio De Laurentiis

Redazione VN

"Non sono venuto qui a pettinar le bambole ma per vincere". Ancelotti usa la metafora di un altro famoso Carlo, Mazzone, per entrare diretto nel cuore dei napoletani e parlare da leader vero, "il nostro centravanti è lui" sottolinea Il presidente De Laurentiis. "Sulla mia scelta ha inciso la voglia di tornare in Italia, in una società che intende migliorare, una squadra che mi soddisfa, con un gioco interessante vicino alle mie idee. La sfida è sempre la stessa: di rendere competitivo questo Napoli. Stare più a lungo possibile in tutte le manifestazioni, arrivare in aprile in corsa e poi vediamo cosa succederà". A proposito di Ronaldo si diverte anche a dare una battuta: "Dicono che ci siamo sentiti. Io avrei sentito tanti di quei giocatori in questo periodo di mercato... Ma la realtà è che io ricordo di aver parlato tantissimo con un altro Cristiano, Giuntoli nostro ds. Ronaldo è tra i migliori se non il migliore. Ma magari fra 10 anni si dirà che nel 2018 sono tornati CR7 e Ancelotti..."

Nella conferenza stampa di oggi a Dimaro, il presidente  - riporta gazzetta.it - si toglie qualche sassolino dalla scarpa sull’ex allenatore. “Avete qui Ancelotti che è il nostro centravanti, il fiore all’occhiello del nostro mercato. Un uomo di grande prestigio, come tecnico non lo scopro io. Come immagine vi faccio notare che ha 10 milioni di follower, contro i 10 mila di Sarri...”. E poi ancora: “Si parla tanto dei 91 punti ma io ricordo anche un’uscita dall’Europa che ci è costata 10-15 milioni. Chiaro?” ha detto De Laurentiis.

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